martedì 16 aprile 2024

Menopausa, più suono.

Ma se la menopausa fosse chiamata diversamente, evocherebbe cose diverse? Farebbe meno paura?

Facciamo un esperimento insieme? Proviamo a trovarle altri nomi?

Nella medicina tradizionale cinese viene chiamata Seconda Primavera, ma io me la immagino più come un’Estate Estatica.

Oppure l’altro giorno con un’amica, usando la metafora musicale l’abbiamo ridefinita Più Suono.

Che ne pensate? Avete altre idee?







mercoledì 20 marzo 2024

Sposa di qualcuno, madre di chiunque, io non sapevo cosa fosse la vocazione a essere me”.

Michela Murgia, Dare la vita.

Letto in due sere.

Libro postumo, come un’eredità inaspettata, sconvolgente, ingombrante e imprescindibile, che tra le altre cose mi regala finalmente una visione sensata e un’opinione avveduta sulla gravidanza per altri.

Dirò una cosa di Michela Murgia. Non mi piace (leggi, non concordo con) tutto quello che ha detto o scritto. Ma mi stra-piace sempre come lo ha fatto.

L’ultimo capitolo dal titolo “Altre madri. Cosa avrei raccontato a mia figlia quando ero un’altra”. Una chiusura che è al tempo stesso un pugno nello stomaco e un balsamo per il cuore. Un piccolo immenso manifesto di identità sarda - maestosa eppure dai tratti imbarazzanti - descritto con l’amore di un cuore spezzato e guarito di madre e l’acutezza di una mente di donna cosmopolita.

Dopo questa lettura Michela Murgia mi mancherà ancora di più.

Sarà una musica l’identità, e ci canterò sopra la storia che non abbiamo visto, mentre ci accadeva come cosa straniera, quando la benda divenne bandiera, e dimenticammo di essere state regine”.

venerdì 1 marzo 2024

Siamo tutt* femminist* con i privilegi de* altr*.

Ovvero 

Non temo il patriarcato in sé, ma il patriarcato in me.


E comunque la scrittura inclusiva in italiano non è una pratica per boomers.

#facciamocicaso

George Orwell che in 1984 ammonisce sulle inquietanti conseguenze della neolingua e Nanni Moretti che sbraita (dopo aver schiaffeggiato per ben due volte la sua interlocutrice, tra l’altro): “Le parole sono importanti” sono considerati geni progressisti.

Ə femministə che rivendicano il diritto ad un linguaggio più inclusivo e rispettoso sono considerati də gran rompicoglioni.

#facciamocicaso

lunedì 22 gennaio 2024