venerdì 15 luglio 2016

...apprendiste costruttrici di ali...

In questa giornata tremenda ho appena lasciato mia figlia in aeroporto affidandola ad un'assistente di volo per il suo primo viaggio aereo da sola.
L'ho lasciata che aveva paura. Paura di una disgrazia, paura di essere aggredita, paura della pazzia umana e paura del terrorismo.
Manifesta la sua paura mandandomi affanculo ogni 3 per due.
Ho paura anche io, anche se faccio del mio meglio per non farglielo capire. Facendo la mamma pagliaccia, prendendola in giro, raccontandole aneddoti. A cui risponde mandandomi affanculo. ❤️
Quando si tratta di me, non ho paura di un cacchio. Quando si tratta di lei, ho paura di tutto. È lei il mio punto debole, il mio tallone d'Achille.
Ma non potrei proteggerti dal mondo e dai bruti nemmeno se ti rimanessi accanto ogni secondo della tua vita, figlia mia.
E l'unica cosa che vorrei saperti insegnare è di non permettere mai a nessuno di farti paura, a nessuno. Non smettere mai di viaggiare, di uscire, di voler conoscere, di amare il diverso, nemmeno quando fanno di tutto per convincerti che il pericolo è ovunque. Nemmeno quando quel male lo guarderai davvero con i tuoi occhi e lo toccherai sulla tua pelle. Perché né io, né tuo padre, e nessuna delle tante persone che ti amano, potremo impedirti di fare esperienza della sofferenza e delle atrocità di cui l'essere umano sa essere capace. E allora speriamo solo che saremo capaci ad insegnarti di continuare ad amare gli altri e la vita sempre e comunque.

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