martedì 12 ottobre 2021

Icaro della pura consapevolezza

Verrai dalla foresta
guaritrice 
per curare
per mostrare solo armonia.
 
Verrai dalla foresta
madre mia
per portare
un po' di luce in questa vita.

Verrai per trovarci molto attenti
per imparare dal cielo astrale
che guarire è una questione di impararlo lasciare fluire
lasciare perdere tutto al momento.
 
Così lascio andare e semplicemente sono.
Così capisco solo quello che sono:
pura consapevolezza
puro dettaglio di un'armonia
pura coscienza
la stessa essenza dell'armonia.

Cura
cura l'oblio
madre mia
che mi fa dimenticare
qual è la mia parte dell’armonia.

Cura
fai già percepire a tutti i miei sensi
la pura bellezza e la sintonia.

Guarisci 
attraverso la tua conoscenza
fammelo sapere
e sentirlo con tutto il mio essere.

Guarisci
guarisci la mente
madre mia
lascia che veda
che accetti di essere armonia

Così lascio andare e semplicemente sono.
Così capisco solo quello che sono:
pura consapevolezza
puro dettaglio di un'armonia
pura coscienza
la stessa essenza dell'armonia.

Dipingi
dipingi la luce con i tuoi colori 
dell'infinito
con i tuoi colori chiari
dipingi con tutta la gamma di frattali
l'eternità
di cosa tratta l'unità.

Mostra la profondità dell'esistenza
la semplicità
tutto quanto nella sua essenza.

Dipingi
dipingi la luce con i tuoi colori
dipingi dipingi
con i tuoi colori chiari.
 
Così lascio andare e semplicemente sono.
Così capisco solo quello che sono:
pura consapevolezza
puro dettaglio di un'armonia
pura coscienza
la stessa essenza dell'armonia.
~

Vendrás de la selva, curandera, para curar
Para mostrar solo armonía
Vendrás de la selva, madre mía, para traer
Un poco de luz en esta vida
Vendrás a encontrarnos bien atentos, para aprender
Desde el astral del firmamento
Sanar es cuestión de aprenderlo, dejar fluir
Soltarlo todo en el momento
Así, me desprendo y solo soy
Así, solo entiendo lo que soy
Pura conciencia, puro detalle de una armonía
Pura conciencia, la misma esencia de la armonía
Cura, cura el olvido, madre mía, de olvidar
Cuál es mi parte de la armonía
Cura, haz que todos mis sentidos perciban ya
Pura belleza y sintonía
Cura a través de tu saber, hazme saber
Sentirlo todo de mi ser
Cura, cura la mente, madre mía, déjala ver
Deja que acepte ser armonía
Así, me desprendo y solo soy
Así, solo entiendo lo que soy
Pura conciencia, puro detalle de una armonía
Pura conciencia, la misma esencia de la armonía
Pinta, pinta la luz con tus colores de infinidad
Con tu luz pinta colores
Pinta con toda gama de patrones, la eternidad
De que se trata la unidad
Muestra lo profundo de la existencia, la simplicidad
Todo cuanto en su esencia
Pinta, pinta la luz con tus colores, pinta, pinta
Con tu luz pinta colores
Así, me desprendo y solo soy
Así, solo entiendo lo que soy
Pura conciencia, puro detalle de una armonía
Pura conciencia, la misma esencia de la armonía
Así, me desprendo y solo soy
Así, solo entiendo lo que soy
Pura conciencia, puro detalle de una armonía
Pura conciencia, la misma esencia de la armonía
Pura conciencia, la misma esencia de la armonía



Parole che amo: gener’azione.


Per_sé_vera. Parole che amo: perseverare.



Fu ner(e) ali

Parole che amo: funerale, che potrebbe derivare dal latino funus ovvero fune. Per l’usanza, in un antico passato in cui i cadaveri venivano infatti trascinati al cimitero e calati nel luogo scelto per la sepoltura, per mezzo di una fune legata ai piedi. Oppure, dall’usanza degli antichi romani per cui i cadaveri venivano seppelliti nei tempi al lume di torce fatte di funi attorcigliate intinte nella pece e portate da “piagnoni prezzolati”.

“Sei il mio ottavo chakra”.


Mangia, prega, ama.

Mangiare, ho mangiato. E bevuto. Anche troppo.

Pregare, ho pregato. Il giusto. Che ovunque vado incontro almeno un Ganesha e un vestito indiano.

Amare, ho amato. Mai abbastanza.


Benevento. Un tempo chiamata Malevento. Il vento è sempre lo stesso, è cambiata solo la predisposizione d’animo delle streghe sotto al noce. Che Santa Sofia ci faccia il dono della saggezza.


Genova. Chiese e puttane. Profumo di incenso e odore di piscio. Ancora testardamente fedele ad ogni canzone di De Andrè.

Zanego - Lerici - Porto Venere - Palmaria - La Spezia - Le cinque terre. Gli abitanti potranno democraticamente scegliere tra la vocazione montanara o quella marinara. In ogni caso ci sarà da farsi un culo così. Poi dice che il ligure mugugna.

Luoghi oggi presi di assalto, ma che un tempo furono abbandonati da dio e dagli uomini. Piccoli angoli di Paradiso o di Inferno, a seconda del periodo dell’anno o dell’allerta meteo e il rischio di alluvione.

A proposito di Liguria, il sorriso triste d’Italia… Non sono mai troppo gentili, questi liguri, eppure molto più disponibili di quanto vogliano dare a vedere. In un mondo in cui prevale la falsa cortesia, la disponibilità solo apparente e sempre finalizzata al tornaconto personale, preferisco la schiettezza di chi ti dà del rompicoglioni, ma comunque si adopera concretamente per offrirti un servizio onesto.


Pietrasanta - Viareggio - Lucca. Arte e amicizia. Tetti rossi e biciclette. Ti amo ancora tanto e tutta, Toscana. Grazie per avermi ospitata mentre diventavo la donna che grazie al cielo non sono più.


Cassino. La pace dopo la guerra. La forza di rialzarsi e riscostruire. Ancora e ancora. L’ostinata e fiduciosa ricerca delle proprie origini in un cimitero di guerra. Il ritorno nostalgico e necessario.


Undici giorni che sono sembrati mille e sono volati in un attimo.


“Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio.
Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza.
In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l'uomo un viaggio simbolico.
Ovunque vada è la propria anima che sta cercando.
Per questo l'uomo deve poter viaggiare.”
(Andrej Tarkovskij)

Parole che amo: affermare e firmare.

Rendere fermo, con le proprie parole o con il proprio nome.

Veloce velocissimo, o lento lentissimo? Vento ventissimo 💟


“Niente mi sorprende, tutto mi emoziona”. (Cit.)

Parole che amo: disciplina.

Deriva da “disciplulus”, discepolo, che a sua volta deriva da “discentem”, discente, participio presente di “disco”, imparo/apprendo.

Disciplina, pratica ripetuta con determinazione e motivazione, che diventa fonte di apprendimento e conoscenza profonda. Di se stessi, ancor più che della materia oggetto di studio/pratica.