domenica 27 ottobre 2019

Passare dalla conoscenza alla presa di coscienza. Michel Odent


Ti va di salire a vedere la mia collezione di porte chiuse e portoni aperti?


Ti va di salire a vedere la mia collezione di “ma non dovevamo non vederci più”?

La cosa bella dell’invecchiare è che pensi di esserti già giocato le migliori occasioni e di non avere più niente da perdere, che poi magari non è neanche vero, ma pensarlo ti rende libero di fregartene di tutto e di tutti.

Eugen Herrigel, Lo zen e il tiro con l’arco

Citazioni dal libro
L’arte di dimenticate sé stessi.

L’inspirazione, disse una volta il Maestro, lega e collega, mentre si trattiene il respiro avviene tutto ciò che è giusto, e l’esplorazione scioglie e porta a compimento, superando ogni limitazione. Ma questo allora non lo potevamo capire.

Imparai a perdermi nella respirazione con tanto abbandono che talvolta avevo la sensazione di non essere io a respirare ma - per quanto possa suonare strano - di essere respirato.

Ricaddi nella tentazione di rifletterci sopra.



mercoledì 16 ottobre 2019

“Nonostante le mie frequentazioni”.

Promemoria per me stessa e per chiunque possa essere utile: per essere una vera iniziazione ha bisogno di una “continuazione”.
- Non sono più una madre, sono diventata un bancomat...
- Come tutte le madri di sedicenni, quindi iscriviti al gruppo mamme anonime e non rompere.

domenica 6 ottobre 2019

Son_tuo_se Son_tuo_sì

“La buia notte dell’anima”

Ti va di salire a vedere la mia collezione di amici immaginari e nemici invisibili?

- Com’era quel detto? Se ami qualcuno lascialo libero...
- Chi lo aveva detto di sicuro non aveva figli.

[Private Eyes, St. 2, ep. 9]

“Ci sono due tipi di dolore a questo mondo: il dolore che fa male e il dolore che ti cambia”.

Parole che amo: vergine.

“L'etimologia della parola vergine, in latino virgo, si riallaccia alla radice indoeuropea varg- = essere gonfio, turgido, rigoglioso e quindi, in senso lato, maturo (al matrimonio o all'attività sessuale in genere). Da sottolineare che la stessa radice sanscrita varg- o urg'- si ritrova nell'etimologia del termine orgasmo che, letteralmente, esprime l'idea dell'esuberanza o nel termine greco ὀργάς (orgàs) = ubertoso, fertile (riferibile sia ad un terreno, sia ad una ragazza pronta al matrimonio).


Alla luce di tale interpretazione etimologica, la parola vergine indica solo indirettamente lo status di "illibatezza" che il linguaggio corrente attribuisce a questo termine. L'originario significato della parola vergine esprime, in primis, piuttosto la condizione di maturità alla vita sessuale e poi, solo come deduzione, la condizione di non avere avuto, fino a quel momento, esperienza sessuale, quantomeno completa.”


Libera le tue radici e falle respirare.

- Nella nostra famiglia sei tu che comandi.
- Non ne sono così sicura...
- Che c'entra... Tu comandi, ma io non obbedisco.