T'aglio

Parole che amo: Orientamento, Oriente, origine.

Orientamento in origine voleva dire "volgersi ad Oriente, dove sorge il sole".

A sua volte "oriente" ha la stessa radice etimologica di "origine", dal latino originem: nascere, sorgere, cominciare. 

Forse per questo per ritrovare le nostre origini dobbiamo rivolgerci alle antiche alle culture orientali.

Viviamo in un paese in cui chi vuole andare in pensione è obbligato a continuare a lavorare, e chi vorrebbe lavorare non trova occupazione.
Tutto ciò non è merdaviglioso?

Parole che amo: ospitalità.

L'ospitalità è divina e magica, sia per chi la offre sia per chi la riceve.

Infatti, in tutte le culture e le religioni antiche era considerato opportuno dare ricovero e ristoro a viandanti dall'aspetto umile e modesto, perché dietro di essi potevano celarsi gli dei in visita agli uomini, i quali avrebbero ricompensato l'accoglienza con doni e fortune insperate.

Effetti metaforicamente simili si hanno anche quando la si estende ad amici e persone care.

Per approfondire: http://www.rivistapsicologianalitica.it/v2/PDF/4-2-1973-Jung_culturaeuropea/IV-2-1973-cap13.pdf

Parole che amo: miscuglio.

La legge di Murphy applicata allo yoga #3

Se fa male, fa bene.
Forse.


Corollario di Krishnamacharya:
Se fa bene, fa benissimo.

Parole che amo: indipendenza.

Etimologicamente vuol dire non essere appeso a qualcosa o a qualcuno.

Perché se è pur vero che non si può fare a meno degli altri, è comunque saggio cercare di non "pendergli",  sopratutto dai coglioni.

I miei scheletri - e, modestia a parte, che scheletri - io non li nascondo nell'armadio ma nel portabagagli.