venerdì 10 luglio 2015

Parole che amo: orma, impronta.

Orma, di origine etimologica incerta. Forse dall'arabo aorma, indizio, o forse dal greco odme, odore.
Impronta, dal latino promere, trarre fuori.

E in effetti è quello che pensavo mentre camminavo sul bagnasciuga e osservavo le orme. Alcune molto profonde, probabilmente lasciate da persone molto radicate, con un forte legame con l'elemento terra, tanto da volerci quasi sprofondare dentro. E altre invece molto leggere, appena impercettibili, di chi cammina ma forse preferirebbe volare, usando la terra non come terreno su cui mettere le radici, ma come base da cui spiccare il volo.

Le nostre orme e le nostre impronte profumano di noi, danno indizi su di noi, tirano fuori la nostra natura.
Anche quelle che non lasciamo.


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