giovedì 8 settembre 2016

(Su Riders di questo mese un godibilissimo articolo di Paolo Sormani sull'insospettabile ma lunga storia d'amore tra i centauri romani e le inaffidabili moto inglesi.)

"Probabilmente, solo la flemma e il gusto della battuta dissacratoria che i romani condividono con gli inglesi permettono di convivere con una moto portata a tradirti ovunque e in ogni momento.
 «Una notte alle due e mezza lascio un'amica a via Margutta. Ci ero andato apposta sulla mia BSA Victor 441 Special per fare colpo» (...) «ovviamente non riparte. Mentre penso ai chilometri a spinta fino a casa, si avvicina un signore elegante che porta a spasso il cane. 'Complimenti' fa. 'Complimenti un cazzo, sto a spigne!'. E lui, imperturbabile: 'Non si può pretendere che una bella donna non faccia un po' di capricci'. Capito?»
Come dire: puoi comprarti una BMW e viaggiare sul sicuramente, ma sai che tristezza."

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