- lasciare le frecce agli indiani, le seghe mentali ai falegnami intellettuali e le masturbazioni cerebrali agli onanisti della psiche;
- trattare la masturbazione sessuale per quella che è: un'arte. Da imparare e da mettere da parte. Prima o poi tornerà utile e dilettevole. Parlo per esperienza, certo;
- essere meno acida e più snob. Molto snob;
- scrivere meno e parlare di più. Possibilmente a proposito e al momento giusto;
- lucidarmi l'ego con accuratezza e moderazione. Possibilmente non con lo yoga e non solo su Facebook. Non per altro, in entrambi i luoghi (yoga e Facebook) la concorrenza è troppa e sempre più spietata. E io voglio (tornare ad) essere una vera snob;
- imparare a cantare (o almeno provarci);
- stare nel mio giardino e curare le mie rose. Perché è vero che l'erba del vicino è sempre più verde, ma qua intorno l'unica ad avere il giardino sono io;
- non comprare più libri finché non ho finito di studiare la pila di quelli sul comodino. E la pila sulla scrivania dello studio. E anche la pila sulla credenza della cucina;
- imparare ad accendere il fuoco, senza soffocarlo e senza appiccare incendi. Naturalmente parlo del mio fuoco interiore;
- trovare un motivo per gioire e per sorridere tutti i giorni;
- guardare il cielo;
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