Parole che amo, toccare, nel suo significato di esercitare il senso del tatto, il mio preferito.
Ma in spagnolo e portoghese tocar significa anche suonare uno strumento musicale, a sottolineare che il senso del tatto è indispensabile per fare musica.
Curiosamente in inglese e francese l'atto di suonare viene associato al quello del giocare: to play e jouer, significano entrambe le cose. Questi paesi sottolineano l'aspetto ludico del fare musica, mentre i paesi a lingua spagnola e portoghese sottolineano l'aspetto tattile tra chi suona e lo strumento, mettendoli in un rapporto per certi verso tantrico.
In italiano si perdono entrambe le dimensioni per evidenziare invece il prodotto, ovvero suonare, emettere/produrre suoni per lo più con strumenti musicali. A sua volta da suonare deriva la parola persona dal latino per sonar che originariamente era il nome delle maschere teatrali dell'antica Grecia.
Mi piace pensare che il suono è in ogni persona. Che per suonare bisogna giocare, ma anche toccare con amore e devozione lo strumento. E che ogni volta che tocchiamo una persona la stiamo in qualche modo suonando, ovvero tirando fuori il suono che già in lei.
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