lunedì 10 aprile 2017

Parole che amo: solve et coagula

Due parole con dietro un mondo e più di significati.

Per gli alchimisti era la formula delle formule, quella della trasmutazione (fisica, psichica, spirituale, metaforica) del piombo in oro.

Solvere: sciogliere, separare, rompere.  In greco la stessa radice etimologica di sciogliere significa metaforicamente "libero", forse a sottintendere che non ci può essere libertà dove ci sono nodi o tensioni; da questa sfumatura deriva "assolvere: liberar da checchesia". Ma "essere solvente" significa anche pagare, rimettere i propri debiti. Il denaro diventa allora una forma di energia, non tanto per la sua capacità di scambio, ma soprattutto per la capacità di "solvere", ovvero di liberare i reciproci vincoli del particolare rapporto debitore/creditore.

Dopo aver dissolto è fondamentale coagulare o quagliare. Due parole sorelle che derivano dal latino co-agere, spingere insieme. 

Per ri-solvere un problema di qualsiasi natura bisogna sciogliere, separare gli elementi che lo compongono, possibilmente in un ambiente fluido che non ne comporti la dispersione, ma appunto nuove aggregazioni. La soluzione è ciò che deriva da questa trasformazione, che ricompone gli elementi in una nuova formula alchemica più alta, più pura, più efficiente.

Cfr.
Etimo.it solvere, risoluto, assolvere, coagulare


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