giovedì 15 giugno 2017

Parole che amo: trauma

"Il centro di tutto è il trauma: dal greco trayma, il perforamento, il passare attraverso. Sei traumatizzato non quando vieni colpito ma quando vieni attraversato: quando, cioè, il tocco del mondo - genitori, amanti, amici, società - supera le tue barriere, tocca la tua nudità e ti trafigge. Non è il livido ma la ferita profonda il segno del trauma.
Perché non bastano le difese, l'armatura che hai costruito attorno alla tua essenza? Perché sotto alle corazze il tuo corpo si è via via rammollito e inflaccidito, accomodandosi e impigrendosi. Come quei monaci Shaolin che riescono a spezzare una lancia puntandosela alla gola, così è il tuo corpo nudo che devi rinvigorire e rafforzare, e non soltanto ricoprire con strati di paglia o ferro. E per farlo devi andare in giro senza coperture, consapevole di star rischiando di morire pur di vivere davvero.
The Wall dei Pink Floyd gira intorno a questa comprensione ed è un tentativo - forse non riuscito - di mettere in scena tutto questo."

Andrea Colamedici

Nessun commento:

Posta un commento