"dal latino forsit, composto di fors 'sorte' e sit 'sia', 'sia destino'.
Questa parola è una di quelle presenze così fondamentali, di uso talmente automatico che isolarla dai discorsi per trattarla da sola è già disorientante.
Disorientamento che cresce in bene quando ci rendiamo conto che dietro a questa forma, che all'occhio che corre non desta curiosità, si cela una formula tanto solenne: come cambierebbe il tono del nostro parlare e del nostro scrivere se ogni 'forse' suonasse come un 'sia destino'? Sia destino molto."
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