Momento autodenuncia.
Sono colpevole Vostri Onori Gramar-Nazi. Banditemi dalle vostre bacheche e chat whatsapp. Evitatemi come evitereste un positivo al Covid. Non concedetemi la chance di un appuntamento.
Sono qua per costituirmi e per rimettermi alla Vostra impietosa sentenza: io, Monica Fronteddu, titolo di studio laurea, sbaglio i congiuntivi. E, vivaddio e per mia fortuna sono in ottima compagnia.
Questo non significa che non li so (toh, guarda, ne ho appena zompato uno). Significa che a volte vado di fretta, sono stanca, distratta o semplicemente non c’ho voglia di ripassarmi tutta la farraginosissima grammatica italiana e annessi tempi verbali.
Ma quanti cacchio sono i tempi verbali italiani?!? Scusatemi sono sarda, mi fermo al passato prossimo e al gerundio, ma questo magari ve lo spiego meglio in un prossimo post.
Tutto questo per dirvi che c’avete anche ragione, ma una ragione noiosa e petulante. Insomma, siete pallosi, e se non volete uscire ed essere amici con noialtri sbagliatori più o meno occasionali di congiuntivi e altre insidiose regolette delle grammatica italiana ce ne faremo una ragione. A dirla tutta, ce la siamo già fatta.
Che Dio la benedica, la grammatica italiana, così bella e contorta... Ma veramente esiste qualcuno che non incappa mai in un errore? E se anche fosse (zitti, zitti, che forse uno l’ho beccato), siamo sicuri che questo dovrebbe essere un vanto?
Perché le risate più gustose me le faccio quando leggo commenti Gramar-Nazi con annessi errori grammaticali. E se avete la pazienza di farci caso, vedrete quanto spesso capita. 🤣🤣🤣🤣
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