Da ragazza ho avuto il privilegio (ma veramente ho appena definito un diritto di base come un privilegio?!?) di ricevere un’educazione sessuale non dico soddisfacente, ma per lo meno decente, diciamo il minimo sindacale.
Tipo che ero a conoscenza che esistevano diversi metodi contraccettivi, e sapevo che potevo rivolgermi gratuitamente e anonimamente, a quella meravigliosa cosa che sono i consultori. E ho avuto soprattutto la fortuna di non avere gravidanze indesiderate nonostante le precauzioni e nonostante in qualche occasione mi sia accoppiata con disinvoltura con persone da cui non avrei mai desiderato un figlio.
A 19 anni ho fatto uso della pillola del giorno dopo, nata e resa disponibile grazie alle battaglie femministe per la legalizzazione dell’aborto (sempre grazie alle donne e agli uomini che si sono battuti per questo 🙏🏽).
Basta tabù. Parliamone, diciamolo a voce alta.
Scegliere di abortire o di non restare incinta è una scelta intima, personale, legittima. E dove non è possibile agirla si procede clandestinamente e con mezzi di fortuna. Con tutto quello che ne consegue.
Massima solidarietà alle donne americane e a tutte le donne che non possono decidere liberamente del proprio corpo.
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