George Orwell che in 1984 ammonisce sulle inquietanti conseguenze della neolingua e Nanni Moretti che sbraita (dopo aver schiaffeggiato per ben due volte la sua interlocutrice, tra l’altro): “Le parole sono importanti” sono considerati geni progressisti.
Ə femministə che rivendicano il diritto ad un linguaggio più inclusivo e rispettoso sono considerati də gran rompicoglioni.
#facciamocicaso
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