giovedì 29 maggio 2025

La Sibilla - al bambino

Vieni vicino al mio petto,

più stretto:

nascere, piccolo, é cadere nel tempo.


Dal non-dove, non-terra,

così rovinosa

discesa!

Da spirito in – polvere!


Piangi, bambino, per te, per tutti:

nascere – é cadere nel corpo!


Piangi, piccolo, per il futuro, e ancora:

nascere – é cadere nel giorno!


Nel tempo

sepolcro…


Dov’é l’incendio dei suoi prodigi?

Piangi, bambino, venuto – al mondo!


Dov’é la pena dei suoi tesori?

Piangi, bambino, venuto – al sangue!


– al quando

– al conto…


Ma ti alzerai! Ciò che chiamiamo morte

é cadere – nell’alto.


Ma tu – vedrai! Le palpebre chiuse

sono: venire alla luce.


Dall’oggi –

nel sempre.


La morte, bambino, é ritorno.

La morte é andare a ritroso!


Per – l’aria! a – nuoto! a –

scesa: indietro: in dentro – in e-

                              terno.


(Marina Cvetaeva, 17 maggio 1923)

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