venerdì 30 novembre 2012
giovedì 29 novembre 2012
L'esperienza è conoscenza
"Con lo yoga l'esperienza interiore è immediata, e quell'esperienza immediata è la base di tutta la retta conoscenza."
lunedì 26 novembre 2012
Amo lo yoga perché...
(Questo è un post in aggiornamento continuo. Di volta in volta aggiungerò i motivi per cui amo questa meravigliosa disciplina. Se vuoi scrivimi il tuo "perché", e lo aggiungerò alla lista citandoti. I post e le citazioni sono in ordine cronologico, dal più recente al più vecchio.)
Amo lo yoga perché...
Trasforma il movimento da teso ad attivo, da collassato a rilassato.
È un invito ad aprire il cuore.
È un sentiero infinito, che non sai dove ti condurrà, ma sai che è esattamente dove vuoi andare.
Mi insegna ad ascoltare il corpo e non la mente.
Mi nutre.
Ho riscoperto la potenza dell'istinto.
È ritorno alle origini.
La danza è Arte, lo yoga è Natura. Amo lo yoga perché è armonia della natura.
Il sanscrito è una lingua mistica e perfetta.
Ho finalmente fatto pace con le mie anche.
È un potentissimo moltiplicatore di sensazioni ed emozioni.
Mi ha insegnato che l'ego è un falso amico e i limiti non sono nemici.
Sul tappetino sono fuori dal tempo, in una dimensione sospesa.
È come un'arte marziale dove combatti sempre contro il tuo peggior nemico, ovvero il tuo ego, al solo scopo di imparare a conoscerti.
E continui a combattere anche se sai che contro il tuo ego perderai sempre!
Insegna ad essere consapevoli del proprio corpo, del proprio respiro, del proprio essere. Consapevolezza che inizia prendendo coscienza di quanto in realtà siamo poco consapevoli.
Se tutti ci sentissimo responsabili, non dico delle azioni che compiamo, ma almeno del tipo di energia che immettiamo nell'etere il mondo sarebbe un posto migliore. Amo lo yoga per questo, perché mi rende responsabile dell'energia che diffondo.
Mi rende una persona migliore. Non nel senso di più buona, ma nel senso di più onesta.
È la trasformazione alchemica dell'energia. Trasforma l'energia negativa in energia positiva, trasforma il grossolano in sottile, il pesante in leggero, il tamas in sattva.
Si fa con i piedi nudi.
È talmente potente che alcuni dei più profondi insegnamenti Yoga da me ricevuti, provengono da persone che con lo yoga non hanno nulla a che vedere.
La maggior parte di coloro che non lo pratica non ha la più pallida idea di che cosa sia veramente.
Inizi che ti vuoi solo sgranchire un po' la schiena, finisce che ti ritrovi a testa in giù, a mo' di pipistrello e ad appassionarti alle vicende di Shiva & Co. (non necessariamente nello stesso momento).
È un "giogo" ma ti libera.
Mi sta insegnando a respirare.
Libera le emozioni.
È democratico e meritocratico.
Attraverso esso posso immaginare un mondo migliore.
Mi insegna a non sopravvalutare la gioia e mi aiuta ad affrontare il dolore.
Mi conduce in luoghi bellissimi.
Mi riconcilia col mondo.
E tu perché lo ami?
Cristina:
Perché mi riporta alla semplicità!
Emiliana:
Mi ha salvata da me stessa.
Barbara:
Perché mi fa sentire fortunata per averlo incontrato. Non lo so perché, ma mi dà tanta gioia.
Mara:
Perché mi ha reso più empatica.
Michelangelo:
Perché è pura e semplice osservazione.
Susanna:
Perché ti insegna la consapevolezza, ad ascoltarti, a creare spazio dentro e fuori, ti insegna a prendere tempo,ti apre il piano infinito, la creatività, l'accettazione, a non entrare in competizione ecc. ecc.
Ornella:
Perché mi ama senza se e senza ma.
Gian:
Non mi spinge né si oppone ai miei cambiamenti.
Davide:
Non lo amo affatto...
Salvo:
Credo sia come un seme che se innaffiato con costanza, con pazienza e determinazione porta dei frutti meravigliosi....credo sia unione e l'unione si fa col cuore e porta amore.
Emanuela:
Mi fa ricordare di me, che ci sono tutta e che mi posseggo.
Ilaria:
Amo il silenzio in cui mi porta... e nel silenzio ritrovo uno spazio infinito.
Valerio:
Pietro:
Amo lo yoga incondizionatamente... per nessun motivo! Chiederesti a un bambino perché ama giocare? Ecco, penso che lo yoga sia un gioco, quindi una faccenda molto seria, come ogni bambino ben sa!
Michele:
È nel mezzo, fra corpo e spirito.
Francesca:
Mi mette in contatto con me stessa senza ansie.
Davide:
Mi aiuta ad aprire il bacino, che negli uomini è generalmente chiuso.
Paola:
Mi ha fatto conoscere il lavoro mentale oltre che fisico, "un muscolo" nuovo per me e quando lo faccio funzionare riesco a fare cose che mi sembravano impossibili.
Ornella:
Mi scioglie il cuore ogni volta che espiro.
Raffa:
Per rendermi conto dei miei limiti e tentare di superarli...sfracellamento al muro compreso!
Marirosa:
Perché mi fa sentire libera.
Gabriella:
Per essere me stessa. Senza maschera, senza copione, senza ansia. Io.
Maria:
Per perdermi e ritrovarmi in ogni parte del corpo.
Ornella:
Mi ha insegnato a sorridere espirando.
Paolo:
Non l'ho amo, abbiamo solo rapporti di buon vicinato.
Gian:
perché ha iniziato prima lui ad amare me.
Ambra:
Perché insegna a gestire la solitudine e fa evaporare tanti pensieri in eccesso.
Tona:
Amo lo yoga perché...
Trasforma il movimento da teso ad attivo, da collassato a rilassato.
Ho scoperto che nelle asana apparentemente semplici c’è un mondo nascosto da scoprire.
È un invito ad aprire il cuore.
È un sentiero infinito, che non sai dove ti condurrà, ma sai che è esattamente dove vuoi andare.
Amo lo yoga perché non risolve i problemi ma te li fa vivere diversamente.
Mi insegna ad ascoltare il corpo e non la mente.
Mi nutre.
Ho riscoperto la potenza dell'istinto.
È ritorno alle origini.
La danza è Arte, lo yoga è Natura. Amo lo yoga perché è armonia della natura.
Il sanscrito è una lingua mistica e perfetta.
Ho finalmente fatto pace con le mie anche.
È un potentissimo moltiplicatore di sensazioni ed emozioni.
Mi ha insegnato che l'ego è un falso amico e i limiti non sono nemici.
Sul tappetino sono fuori dal tempo, in una dimensione sospesa.
È come un'arte marziale dove combatti sempre contro il tuo peggior nemico, ovvero il tuo ego, al solo scopo di imparare a conoscerti.
E continui a combattere anche se sai che contro il tuo ego perderai sempre!
Insegna ad essere consapevoli del proprio corpo, del proprio respiro, del proprio essere. Consapevolezza che inizia prendendo coscienza di quanto in realtà siamo poco consapevoli.
Se tutti ci sentissimo responsabili, non dico delle azioni che compiamo, ma almeno del tipo di energia che immettiamo nell'etere il mondo sarebbe un posto migliore. Amo lo yoga per questo, perché mi rende responsabile dell'energia che diffondo.
Mi rende una persona migliore. Non nel senso di più buona, ma nel senso di più onesta.
È la trasformazione alchemica dell'energia. Trasforma l'energia negativa in energia positiva, trasforma il grossolano in sottile, il pesante in leggero, il tamas in sattva.
Si fa con i piedi nudi.
È talmente potente che alcuni dei più profondi insegnamenti Yoga da me ricevuti, provengono da persone che con lo yoga non hanno nulla a che vedere.
La maggior parte di coloro che non lo pratica non ha la più pallida idea di che cosa sia veramente.
Inizi che ti vuoi solo sgranchire un po' la schiena, finisce che ti ritrovi a testa in giù, a mo' di pipistrello e ad appassionarti alle vicende di Shiva & Co. (non necessariamente nello stesso momento).
È un "giogo" ma ti libera.
Mi sta insegnando a respirare.
Libera le emozioni.
È democratico e meritocratico.
Attraverso esso posso immaginare un mondo migliore.
Mi insegna a non sopravvalutare la gioia e mi aiuta ad affrontare il dolore.
Mi conduce in luoghi bellissimi.
Mi riconcilia col mondo.
E tu perché lo ami?
Cristina:
Perché mi riporta alla semplicità!
Emiliana:
Mi ha salvata da me stessa.
Barbara:
Perché mi fa sentire fortunata per averlo incontrato. Non lo so perché, ma mi dà tanta gioia.
Mara:
Perché mi ha reso più empatica.
Michelangelo:
Perché è pura e semplice osservazione.
Susanna:
Perché ti insegna la consapevolezza, ad ascoltarti, a creare spazio dentro e fuori, ti insegna a prendere tempo,ti apre il piano infinito, la creatività, l'accettazione, a non entrare in competizione ecc. ecc.
Ornella:
Perché mi ama senza se e senza ma.
Gabriele:
Perché mi permette di sperimentare e vivere aspetti della mia mente, della mia persona, del mio corpo e soprattutto del mio spirito sempre più raffinati, evoluti e nutrienti per me stesso e per chi mi circonda.
Tundra:
Perché mi permette di sperimentare e vivere aspetti della mia mente, della mia persona, del mio corpo e soprattutto del mio spirito sempre più raffinati, evoluti e nutrienti per me stesso e per chi mi circonda.
Paola Andrea:
Perché se anche cerco di scappare da lui, non ci riesco, mi sorprende sempre donandomi l'infinito.
Rossella:
Perché da quando lo pratico ho preso decisioni di amore per me più sostanziose e sostanziali.
Io amo lo yogurt... fa lo stesso?
Paolo:
Nessuno ancora ci ha presentati.
Fabrizio:
Perché mi piacciono i gatti.
Paolo:
Nessuno ancora ci ha presentati.
Fabrizio:
Perché mi piacciono i gatti.
Gian:
Non mi spinge né si oppone ai miei cambiamenti.
Davide:
Non lo amo affatto...
Salvo:
Credo sia come un seme che se innaffiato con costanza, con pazienza e determinazione porta dei frutti meravigliosi....credo sia unione e l'unione si fa col cuore e porta amore.
Emanuela:
Mi fa ricordare di me, che ci sono tutta e che mi posseggo.
Ilaria:
Amo il silenzio in cui mi porta... e nel silenzio ritrovo uno spazio infinito.
Valerio:
Lo vedo solo come una rottura di palle.
Carolina:
È lui che mi ama.
Carolina:
È lui che mi ama.
Pietro:
Amo lo yoga incondizionatamente... per nessun motivo! Chiederesti a un bambino perché ama giocare? Ecco, penso che lo yoga sia un gioco, quindi una faccenda molto seria, come ogni bambino ben sa!
Michele:
È nel mezzo, fra corpo e spirito.
Francesca:
Mi mette in contatto con me stessa senza ansie.
Davide:
Mi aiuta ad aprire il bacino, che negli uomini è generalmente chiuso.
Paola:
Mi ha fatto conoscere il lavoro mentale oltre che fisico, "un muscolo" nuovo per me e quando lo faccio funzionare riesco a fare cose che mi sembravano impossibili.
Ornella:
Mi scioglie il cuore ogni volta che espiro.
Raffa:
Per rendermi conto dei miei limiti e tentare di superarli...sfracellamento al muro compreso!
Marirosa:
Perché mi fa sentire libera.
Gabriella:
Per essere me stessa. Senza maschera, senza copione, senza ansia. Io.
Maria:
Per perdermi e ritrovarmi in ogni parte del corpo.
Anonimo:
Perché mi rende una persona migliore. Perché mi connette con l'universo che è dentro e fuori da me. Lo yoga è Amore.
Elisa:
Perché mi permette di conoscere a fondo e usare al meglio il meccanismo impeccabile del mio corpo. Che è molto di più di guardare il corpo allo specchio.Ornella:
Mi ha insegnato a sorridere espirando.
Paolo:
Non l'ho amo, abbiamo solo rapporti di buon vicinato.
Gian:
perché ha iniziato prima lui ad amare me.
Ambra:
Perché insegna a gestire la solitudine e fa evaporare tanti pensieri in eccesso.
Tona:
Mi ha dato una seconda possibilità, una seconda vita.
Francesco:
Amo lo yoga incondizionatamente e non so e non voglio sapere il perché.
Rosita:
Perché non risolve i problemi ma te li fa venire ancor di più! (#sischerza)
Perché si occupa del mio respiro (e quindi della vita) come nessuna disciplina praticata ha mai fatto fin'ora.
Michele:
Non ho un vero perché, forse perché, come per l'amore, non c'è un perché.
Stefania:
Perché mi permette di mettere il cuore sopra la testa.
Antonio:
Mi aiuta ad essere presente a me stesso. Mica poca roba.
Katia:
Perché allunga l'anima.
Francesco:
Amo lo yoga incondizionatamente e non so e non voglio sapere il perché.
Rosita:
Perché non risolve i problemi ma te li fa venire ancor di più! (#sischerza)
Perché si occupa del mio respiro (e quindi della vita) come nessuna disciplina praticata ha mai fatto fin'ora.
Michele:
Non ho un vero perché, forse perché, come per l'amore, non c'è un perché.
Stefania:
Perché mi permette di mettere il cuore sopra la testa.
Antonio:
Mi aiuta ad essere presente a me stesso. Mica poca roba.
Katia:
Perché allunga l'anima.
Francesca:
Perché purifica la mia mente, risana il mio corpo. Un flusso continuo!
Perché purifica la mia mente, risana il mio corpo. Un flusso continuo!
Mario:
Amo lo yoga perché... A spinning non c'era posto e perché odio le supposte!
(E da grande voglio diventare campione del mondo di yoga)
Valentina:
Amo lo yoga perché... Non l'ho mai fatto!
Marco:
Fa bene ed è buonissimo... Specialmente quello ai frutti di bosco!
Barbara:
Perché lo yoga è magia.
Claudia:
Mi fa sentire viva. Mi fa amare il mondo e mi fa scomparire i cattivi pensieri.
Sandra:
Ti fa trovare un gruppo bello come il nostro. Er mejo!
Rosanna:
Perché mette in connessione il mio corpo con il mio spirito!
Umberto:
Claudia:
Mi fa sentire viva. Mi fa amare il mondo e mi fa scomparire i cattivi pensieri.
Gian:
È adorabile la sensazione di lasciarsi lavare la schiena per piacere piuttosto che per necessità.
È un "gioco" al quale nessuno perderà mai.
È sempre con me, discretamente.
Sandra:
Ti fa trovare un gruppo bello come il nostro. Er mejo!
Rosanna:
Perché mette in connessione il mio corpo con il mio spirito!
Umberto:
È il sentiero del risveglio per vivere una vita bilanciata e connettersi con l'anima suprema.
Gianni:
Gianni:
È un percorso che si può perseguire e praticare ovunque, senza attrezzature né accessori, a qualsiasi età.
Gaetano:
Gaetano:
Mi permette di essere!
Yasoda Nandana Das:
Amo lo yoga... Ovvero la connessione col tutto e con l'assoluto...
Fabio:
Giulio:
Perché richiede dedizione fisica e mentale.
Michele:
Fabio:
Mi fa puzzare così gli altri mi allontanano e cado in depressione allora vado dal dottore per farmi prescrivere dei farmaci e lui invece mi consiglia di fare yoga! Ma proprio da lì è iniziato tutto questo casino gli rispondo, allora lui mi dice: "hai provato a meditarci sopra?" Sì, e il risultato è stato che oltre a puzzare ho iniziato ad avere mal di testa e i reumatismi alle ginocchia e la lombagine, e quando non sto bene divento anche più irritabile, mi arrabbio più facilmente, mangio di più e di tutto, ingrassando... soffro di colite: yogato dipendente.
Giulio:
Perché richiede dedizione fisica e mentale.
Michele:
Mi fa staccare dal mondo, dai problemi.
Mi fa sentire bene.
Mi fa conoscere belle persone, persone alle quali vorrei assomigliare.
Mi fa sudare.
Mi fa conoscere meglio me stesso.
venerdì 23 novembre 2012
Ad_atto
"Non è la persona che deve adattarsi allo Yoga, è lo Yoga che deve adattarsi alla persona."
Yogacharya Shrī T.Krishnamacharya
Qui e yoga
"Il corpo esiste nel passato, la mente nel futuro. Lo yoga li fa incontrare nel presente."
(presa da qui)
giovedì 22 novembre 2012
Tutti, eccetto i pigri.
L'ashtanga vinyasa yoga può essere praticato da tutti, si o no?
In molti sostengono che sia un sistema originariamente ideato per gli allenamenti sportivi di giovani atleti indiani e che per praticarlo sia necessaria un'eccellente prestanza fisica, non alla portata di tutti.
Altri, tra cui David Garrigues (in questo post molto significativo), pensano che i benefici dell'ashtanga possano essere estesi a tutte le tipologie di praticanti, magari con alcune precauzioni e accorgimenti, adattando la pratica alle singole esigenze e caratteristiche. Fondamentalmente, però, la forza di volontà e la voglia di praticare prevalgono sulla prestanza fisica e atletica.
A sostegno di questa tesi si ricordano le parole di Guruji:
“Old man, stiff man, weak man, sick man, they can all take practice but only a lazy man can’t take practice.”
Sri K Pattabhi Jois
(I vecchi, gli irrigiditi, i deboli, i malati, tutti possono praticare. Solo i pigri non possono praticare.)
In un solo Re_spiro
"In Hatha Yoga Pradipika they say that the mind is the king of the senses and the breath is the king of the mind. And if the nerves, nervous system which is about 6.000 miles in our system has a rhythmic vibration then that rhythmic vibration of the nerves becomes the king of the breath. I will show you the inhalation and exhalation to experience the rhythm of the sound of breath.
That is inhalation. Did you experience the beauty of that sound?So also exhalation."
Nell'Hatha Yoga Pradipika si dice che la mente è la regina dei sensi e il respiro è il re della mente. E se il sistema nervoso (che copre circa 9.650 chilometri nel nostro corpo) ha una vibrazione ritmica allora questa vibrazione ritmica dei nervi diventa la regina del respiro. Vi mostrerò l'inspirazione e l'espirazione per sperimentare il ritmo del suono del respiro.
Questa era un'inspirazione. Avete sperimentare la bellezza di quel suono?
E così anche espirazione.
(Traduzione M. F.)
Ego espanso
"Lo yoga è come un campo che di volta in volta diventa più fertile, e qualunque cosa tu ci coltivi cresce rapidamente. Sia che tu ci coltivi cose positive che il tuo ego, tutto crescerà in modo enorme."
David Swenson, citato da Giuliano Vecchiè.
David Swenson, citato da Giuliano Vecchiè.
venerdì 16 novembre 2012
Il tuo Guru sei tu!
"Quello che stiamo cercando in tutte queste discussioni, è di vedere se noi possiamo arrivare ad una radicale trasformazione della mente. Non per accettare le cose per quello che sono, ma per conoscerle, per capirle, per entrarci dentro, per esaminarle. Dài il tuo cuore e la tua mente: è tutto ciò che hai per trovare un modo di vivere differente. Ma dipende da te e da nessun’altro. Perché qui non ci sono insegnanti, né allievi. non c’è leader, non c’è guru, non ci sono maestri, né salvatori. Tu stesso sei l’insegnante e l’allievo; tu sei il maestro, tu sei il guru, tu sei il leader. Tu sei tutto. E conoscere significa modificare ciò che è."
Jiddu Krishnamurti
lunedì 12 novembre 2012
Ayurveda e peso forma
(NOTA: questo post nasce dalla libera traduzione dell'articolo di Lissa Coffey "Ayurveda and Weight Managment" su intentblog.com del 9 luglio 2012. Le parti in corsivo sono state aggiunte ad integrazione della traduzione. Per ogni dosha è fornito inoltre un link italiano con ulteriori consigli alimentari. Sono graditi commenti, osservazioni eventuali suggerimenti di correzioni.)
Nell’ayurveda, l’antica “scienza della vita” indiana nata più di 5000 anni fa, non esiste un unico modo valido per tutti per tenere sotto controllo il proprio peso forma. Le soluzioni sono uniche e individuali e dipendono dal “dosha” (energia vitale) che ci caratterizza, ovvero dalla tipologia ayurvedica che definisce il nostro corpo e la nostra mente.
KAPHA
Per le persone che appartengono a questo dosha, l’aumento di peso è causato principalmente da un metabolismo lento. Il dosha Kapha è composto dagli elementi terra e acqua, per cui le persone che vi appartengono rifletteranno le qualità di questi elementi. Una persona kapha tende ad avere una costituzione robusta, con ossa più grandi della media, una personalità alla mano, equilibrata e gentile.
Per una persona kapha, di solito, essere troppo magro non è salutare. Se sei incline a prendere peso facilmente e hai sempre due o tre chili in più anche se mangi poco, sarebbe contro la tua natura dimagrire troppo. È meglio, piuttosto, cercare di bilanciare il tuo metabolismo, aumentando la capacità di digerire gli zuccheri e i carboidrati, e adottare uno stile di vita e una dieta per il riequilibrio del dosha kapha, in modo da consentire al tuo corpo di trovare naturalmente il suo peso ideale. Quasi sicuramente non diventerai mai magrissimo, anzi probabilmente avrai sempre quei due-tre chilogrammi in più della media, ma ti sentirai meglio, avrai un aspetto più sano e perderai la maggior parte del peso in eccesso.
Il principio fondamentale per riequilibrare kapha è introdurre nella tua vita e nella dieta alcuni elementi di fuoco, per bilanciare gli elementi acquosi e terrosi tipici di questo dosha. Insaporisci le tue zuppe di verdure e legumi con spezie leggermente piccanti, come il pepe nero, lo zenzero fresco, la curcuma. Altri sapori per equilibrare kapha sono quelli amari e astringenti, tra cui verdure a foglia verde, zuppe di legumi (lenticchie, fagioli, legumi indiani, ecc.) e altre verdure astringenti, come i broccoli, i cavolfiori, i cavolini di Bruxelles. È importante cucinare le verdure e mangiarle calde, piuttosto che scegliere verdure crude. Le verdure crude sono più difficili da digerire, e kapha ha bisogno di mangiare cibi caldi, leggeri e cotti.
La quinoa (pianta simile ad un cereale ma appartenente alla famiglia degli spinaci) è ottima per tenere sotto controllo il peso, per il suo alto contenuto di proteine e di zinco (4 mg di zinco per tazza). Ma deve essere cucinata con un po’ di ghee (burro chiarificato) o olio di oliva, altrimenti risulta troppo asciutta.
Anche il riso basmati è un buon cereale per il dosha kapha, in quanto ha proprietà essiccanti superiori a qualsiasi altro riso, però la quinoa è migliore perché contiene l’intelligenza del fuoco che supporta la perdita di peso.
L’elemento fuoco può essere aggiunto anche all’acqua che si beve, per esempio facendola bollire per cinque minuti prima di consumarla. Se sorseggi quest’acqua precedentemente bollita nel corso della giornata, l’intelligenza del fuoco permeerà le molecole dell’acqua e, di conseguenza, il tuo corpo. I primi giorni non noterai niente di diverso, ma se continuerai con questa routine, nel tempo ti sentirai meno affaticato. Questo perché il dosha kapha tende a creare una sensazione di letargia, quindi introducendo l’elemento fuoco nell’acqua, ti sentirai più energico.
Se hai una natura kapha devi stare lontano da dessert pesanti e freddi, come per esempio, gelati e cheesecake, poiché rallentano il metabolismo e aumentano anche nel corpo le caratteristiche di freddo e pesantezza tipiche del dosha kapha. Quindi sono da evitare tutti i dolci troppo elaborati, i cibi fritti, i cibi fatti con zucchero o farina raffinati, cibi e bevande gelate.
STILE DI VITA
Per migliorare il metabolismo lento di kapha è fondamentale fare esercizio fisico regolarmente. Il problema è che spesso le persone con un eccessivo dosha kapha sono piuttosto pigre in tal senso, e per fare un po’ di esercizio ogni giorno si devono sforzare molto. Di solito le persone con una costituzione kapha devono fare esercizi più energici e vigorosi e per un periodo di tempo più lungo per ottenere gli stessi risultati di una persona con costituzione vata.
Anche abituarsi ad una respirazione più profonda può aiutare ad aumentare l’elemento fuoco nel proprio organismo. Quando un dosha kapha non è in equilibrio, uno dei primi aspetti è che il respiro diventa debole e superficiale (i polmoni sono un punto debole dei soggetti kapha). La respirazione profonda è salutare per tutti i dosha, ma in particolar modo per kapha, perché aiuta a risvegliare anche il metabolismo corporeo. Quando il metabolismo è lento e la respirazione è debole, i canali energetici del corpo (shrota) si bloccano e aumenta ancora di più la sensazione di pesantezza e letargia, creando un circolo vizioso.
Il fuoco digestivo è più debole al mattino appena svegli e la sera prima di andare a dormire, per cui la colazione e la cena dovrebbero essere i pasti più leggeri per i kapha. Una colazione eccellente per bilanciare tutti i tipi di metabolismo (kapha, pitta e vata) è costituita da una mela o una pera cotte con prugne o fichi secchi. Questo tipo di colazione è leggera e sostanziosa e sazia la maggior parte delle persone fino a mezzogiorno, quando si può mangiare un pasto più pesante. Molto salutare per kapha è la zuppa di verdure, cereali e dhal (lenticchie rosse indiane) e insaporita con spezie come il cumino, lo zenzero fresco, il pepe nero, la curcuma. Oppure il kitcheri, un pasto leggero, fatto con riso e fagioli mung (fagioli indiani verdi o gialli) oppure dhal (lenticchie rosse) è sempre un’ottima pietanza disintossicante per ridurre le caratteristiche kapha. Inoltre, il Churna per kapha è un’eccellente mistura di spezie (ridotte in polvere) sempre per tenere sotto controllo questo dosha.
VATA
Se hai una predominanza vata probabilmente sei una persona magra, addirittura secca. Ma questo non significa che l’aumento di peso non sarà mai un problema. A volte i tipi vata sono magri per gran parte della loro vita, ma poi improvvisamente ingrassano perché il loro metabolismo cambia. Le persone con dominanza vata sono soggette a forme di stress mentale, perché fanno un uso eccesivo ed improprio delle proprie menti. Quando sono sotto stress tendono a dimenticarsi di mangiare regolarmente e questo gli provoca problemi di digestione, creando ama (tossine) e intasamento dei canali energetici (srota), i quali sono spesso sono i primi segnali di un imminente aumento di peso.
Quando il dosha vata inizia ad avere problemi di peso è importante che inizi ad avere una dieta equilibrata, facile da digerire ma contemporaneamente nutriente. L’ideale è seguire una via di mezzo, con una dieta tridosha, che equilibri tutti e tre le tipologie di metabolismo. Evitare cibi troppo caldi e piccanti (per esempio il cibo speziato con peperoncino, pepe cayenne, semi di senape nera), e allo stesso tempo evitare anche i cibi troppo freddi e ghiacciati, come gelati, bevande ghiacciate, dolci freddi e pesanti. Tenersi alla larga dai cibi troppo pesanti (come formaggi stagionati, carne, dessert troppo elaborati) e anche da cibi troppo leggeri e secchi, come i crackers, i cereali freddi, gli snack confezionati. In generale, evitare gli avanzi, i surgelati, i cibi in scatola e confezionati e tutti gli alimenti troppo elaborati.
STILE DI VITA
Le persone con predominanza di dosha vata hanno bisogno di una routine molto regolare, per bilanciare la loro caratteristica natura irregolare e variabile. È molto importante andare a dormire presto, ben prima delle dieci di sera, e alzarsi presto, prima delle sei.
Una routine regolare, con un sonno adeguato, è uno dei migliori antidoti agli squilibri di vata.
È essenziale mangiare regolarmente tre pasti, sempre agli stessi orari, perché la digestione vata tende ad essere piuttosto irregolare. Mangiando sempre alla stessa ora, gli enzimi "imparano" a prepararsi alla digestione del cibo, rendendola più forte.
Bisogna inoltre evitare lavori stressanti per la mente, e praticare esercizi rilassanti come yoga o pranayama. È fondamentale per vata fare un abhyanga, il massaggio ayurvedico con olio caldo, ogni giorno. La pelle è una delle principali sedi di vata, perciò massaggiare ogni mattino il corpo con un olio tiepido per pacificare vata può essere una soluzione duratura per calmare l'intero sistema nervoso e le emozioni.
Quanto più si è rilassati, quanto più è regolare la routine, tanto più si sarà in grado di resistere agli stress quotidiani, e si avranno meno possibilità di avere squilibri di peso.
Molto spesso le persone con disturbi di tipo vata hanno uno stile di vita frenetico e hanno sempre fretta. Non è salutare per nessuno avere sempre fretta, correre sempre su e giù, ma è dannoso ancora di più per persone con squilibri vata. In queste situazioni è importante restare calmi e rallentare il ritmo e imparare a strutturare una routine quotidiana rilassata. Questo è fondamentale in particolar modo per la saluta fisica, mentale ed emotiva del dosha vata.
PITTA
Si potrebbe pensare che, poiché pitta dosha è associato con l'elemento fuoco, una persona con pitta alta non abbia alcun problema a bruciare carboidrati e zuccheri. Ma se la persona non ha cura della propria digestione, questo può creare dei problemi. Per esempio, se una persona con una natura prevalentemente pitta salta un pasto questo gli creerà ama, impurità digestive, perché il fuoco digestivo diventa troppo forte e gli acidi dello stomaco restano attivi anche se non hanno cibo da bruciare, causando problemi allo stomaco.
Per capire meglio come questo può accadere pensate ad una pentola vuota su un fornello acceso. La fiamma scalda, ma non c'è niente da cucinare, quindi la pentola inizierà a bruciarsi. Allo stesso modo, se hai un fuoco digestivo molto forte, ma non mangi regolarmente, gli enzimi della digestione lavorano senza equilibrio, e una volta bruciato tutto il cibo continuano a creare ama (tossine).
Molte persone con dosha pitta molto alto sono in sovrappeso proprio perché non mangiano regolarmente e di conseguenza ama (le tossine) ha rivestito il loro sistema digestivo.
Quando ama (le tossine) blocca i canali della digestione e i canali in cui circolano le sostanze nutritive da portare in tutto il corpo, il metabolismo rallenta e il risultato è l'aumento di peso.
Prima di tutto una persona con un dosha pitta molto elevato deve avere l'abitudine di mangiare tre volte al giorno, a cominciare dalla colazione. Questo è molto importante, altrimenti lo stomaco continuerà ad essere bruciato dagli acidi digestivi. Una buona idea può essere mangiare a colazione una mela o una pera cotta con prugne o fichi secchi, perché lenisce il fuoco digestivo senza sovracaricarlo. Anche le pere fresche, o altri frutti dolci e succosi sono buoni per chi ha pitta alta.
Un vegetale buono per il controllo del peso è daikon. Questo ravanello bianco può essere grattugiato e aggiunto alle zuppe dhal per dare un sapore leggermente piccante.
È necessario includere nella dieta verdure dolci, come le varietà di zucche bianche all'interno (zucchine, Loki o zucca gialla). Cucinatele per bene al vapore, poi rosolatele nel ghee (burro chiarificato) con spezie dolci e rinfrescanti, come il finocchio in polvere, o piccole quantità di cumino e piccole quantità di curcuma. Inoltre si possono insaporire i cibi con pitta churna, una deliziosa miscela di spezie appositamente creata per equilibrare pitta.
Evitare di mangiare spezie piccanti come peperoncino, pepe di Caienna e semi di senape nera. Questi non potranno che aumentare l'acidità.
Un individuo pitta può essere attratto da cibi dolci, pesanti e freddi, per raffreddare l'acidità. Ma cibi freddi e pesanti possono solo peggiorare il problema perché creano più ama (tossine) e tendono a bloccare la digestione e il metabolismo.
È meglio, per raffreddare il fuoco digestivo, cucinare con spezie raffreddanti e mangiare dolci leggeri, come frutta disidratata, e bere bevande leggere a base di latte, come per esempio il dolce lassi (yogurt indiano)
STILE DI VITA
Le persone con predominanza di dosha pitta dovrebbero andare a dormire prima dell'orario pitta della notte (dalle 22,00 alle 02,00). Anche se in quelle ore ti sembra di avere un sacco di energia, o ti senti più creativo, non è una buona idea per rimanere svegli, perché si aggrava pitta dosha ulteriormente.
Se rimani sveglio durante il periodo pitta della notte, avrai sempre fame e sete, e questo porta a mangiare biscotti confezionati o snack salati, o bere bibite o alcool. Tutte queste cose non solo squilibrano il dosha pitta ma contribuiscono a far aumentare il peso.
Lissa Coffey
lunedì 5 novembre 2012
"Era partito che era un guerriero, è arrivato che è un premio Nobel per la pace!"
Fabrizio Boldrini, durante una lezione guidata* di ashtanga vinyasa yoga, commentando una disastrosa esecuzione di virabhadrasana (posizione del guerriero, appunto).
*ritiro di ognissanti 2012 a Martina Franca
Fabrizio Boldrini, durante una lezione guidata* di ashtanga vinyasa yoga, commentando una disastrosa esecuzione di virabhadrasana (posizione del guerriero, appunto).
*ritiro di ognissanti 2012 a Martina Franca
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