Alcune citazioni tratte dal libro Yoga e ayurveda, di David Frawley, edizioni Il punto d'incontro, un bellissimo manuale che spiega le differenze e i punti in comune tra queste due scienze, come operano e come devono essere usate, con tantissimi esempi e consigli pratici. Insomma, ve lo consiglio.
Avere accesso al nostro vero Sé è semplice ma non facile.
L'ego è un processo e non una realtà intrinseca.
Il corpo è un veicolo che ha la funzione di permettere il compimento di certe azioni per permettere alla mente di avere esperienze.
L'anima ha tre poteri di base - vita (jiva), luce (jyoti) e amore (prema) - da cui nascono le capacità di percepire, di muoversi e di avere sentimenti. La volontà dell'anima è triplice: la volontà di essere, la volontà di vedere e la volontà di essere felice. La forza magnetica dell'anima genera la vita, l'amore e la coscienza. Da questi tre poteri dell'anima nascono i tre desideri innati di tutte le creature: vivere per sempre, conoscere la verità assoluta, provare la felicità perfetta.
Per cambiare una cosa bisogna cambiare l'energia che la crea.
Il prana è il boss.
L'intero corpo fisico è una estensione della bocca: l'organo principale per l'attività fisica, per cibarsi e per esprimere se stessi.
Per l'ego il potere è sempre una tentazione, ed essendo la kundalini forse il potere più grande, l'ego potrebbe desiderare di afferrarla. Ma è come cercare di catturare un fulmine, si potrebbe rimanere fulminati.
Il vero insegnante delle posizioni dello yoga è il prana.
Usare le asana come veicolo per portare il prana alla parte del corpo a cui si vuole portare beneficio.
Controllo [dei sensi] non significa repressione (che potrebbe causare una rivolta), ma opportuna coordinazione e motivazione.
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