sabato 30 luglio 2016
Margherita Dolcevita di Stefano Benni
Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra,
talvolta vediamo la vita nell'aria.
E la chiamiamo polvere.
Le cose belle e le cose orribili stanno sempre vicine.
Si può essere innamorati di un fantasma?
E di una persona vera?
E cosa distingue una persona vera da un fantasma?
Sono strega almeno quanto lui è diavolo.
Amor non corrisposto.
Soffro e dimagrisco.
Amor corrisposto a metà.
Il peso non cambierà.
Amore corrisposto.
Questo amor non conosco.
Quando amo odio tutti.
Quante battaglie stupide e quante nobili e giuste ci sono nella giornata media di ognuno?
Avevo voglia di abbracciarlo, ma era meravigliosamente lontano.
Se incontri un angelo non avrai pace, ma febbre.
Io credo che esisteranno sempre l'intelligenza, la voglia di libertà, l'eros e le sale da ballo [...] ma la parola speranza non mi sento più di pronunciarla.
La Terra è di destra, l'Universo è di sinistra.
Mi ha accarezzato i capelli e il mio cuore ha martellato così forte che ho pensato:
se mi bacia muoio.
Purtroppo mi ha risparmiato.
venerdì 29 luglio 2016
Parole che amo: femmina/donna maschio/ uomo.
Femmina, "che allatta". Donna da "domino", che domina.
Parole che spesso sono usate in contraddizione (essere femmina o donna?) e che invece sono inclusive una dell'altra.
Maschio, dalla radice sanscrita "ma", la stessa radice di "mente". Forse la proverbiale forza maschile sta più nell'intelletto che nel fisico (al contrario della donna, che con il suo corpo procrea e nutre). Uomo, invece, ha la stessa radice di "humus", in quanto creatura della terra.
"Vi ricorda nulla il racconto biblico della creazione dell'uomo in cui si narra che Dio plasma l'uomo dal fango e poi vi alita il Suo Soffio Vitale?"
Fonti:
giovedì 28 luglio 2016
mercoledì 27 luglio 2016
lunedì 25 luglio 2016
Quando ho finalmente smesso di fumare di nascosto da mia mamma...
...ho dovuto iniziare a fumare di nascosto da mia figlia!
venerdì 22 luglio 2016
La legge di Murphy applicata allo yoga #28
Legge della bizzarria del convertitore propriocettivo:
L'insegnante ti sposta di mezzo millimetro, tu hai l'impressione di esserti spostato di mezzo metro.
giovedì 21 luglio 2016
Parole che amo. Immenso: in me so.
(In realtà dal latino, "senza misura", ma ogni tanto le parole hanno dei significati nascosti che possiamo leggere solo noi).
martedì 19 luglio 2016
lunedì 18 luglio 2016
Parole che amo: comprendere, prendere con sé.
Grazie per quando mi avete donato il vostro dolore. Ma soprattutto grazie per quando avete accettato il mio.
venerdì 15 luglio 2016
...apprendiste costruttrici di ali...
In questa giornata tremenda ho appena lasciato mia figlia in aeroporto affidandola ad un'assistente di volo per il suo primo viaggio aereo da sola.
L'ho lasciata che aveva paura. Paura di una disgrazia, paura di essere aggredita, paura della pazzia umana e paura del terrorismo.
Manifesta la sua paura mandandomi affanculo ogni 3 per due.
Ho paura anche io, anche se faccio del mio meglio per non farglielo capire. Facendo la mamma pagliaccia, prendendola in giro, raccontandole aneddoti. A cui risponde mandandomi affanculo. ❤️
Quando si tratta di me, non ho paura di un cacchio. Quando si tratta di lei, ho paura di tutto. È lei il mio punto debole, il mio tallone d'Achille.
Ma non potrei proteggerti dal mondo e dai bruti nemmeno se ti rimanessi accanto ogni secondo della tua vita, figlia mia.
E l'unica cosa che vorrei saperti insegnare è di non permettere mai a nessuno di farti paura, a nessuno. Non smettere mai di viaggiare, di uscire, di voler conoscere, di amare il diverso, nemmeno quando fanno di tutto per convincerti che il pericolo è ovunque. Nemmeno quando quel male lo guarderai davvero con i tuoi occhi e lo toccherai sulla tua pelle. Perché né io, né tuo padre, e nessuna delle tante persone che ti amano, potremo impedirti di fare esperienza della sofferenza e delle atrocità di cui l'essere umano sa essere capace. E allora speriamo solo che saremo capaci ad insegnarti di continuare ad amare gli altri e la vita sempre e comunque.
L'ho lasciata che aveva paura. Paura di una disgrazia, paura di essere aggredita, paura della pazzia umana e paura del terrorismo.
Manifesta la sua paura mandandomi affanculo ogni 3 per due.
Ho paura anche io, anche se faccio del mio meglio per non farglielo capire. Facendo la mamma pagliaccia, prendendola in giro, raccontandole aneddoti. A cui risponde mandandomi affanculo. ❤️
Quando si tratta di me, non ho paura di un cacchio. Quando si tratta di lei, ho paura di tutto. È lei il mio punto debole, il mio tallone d'Achille.
Ma non potrei proteggerti dal mondo e dai bruti nemmeno se ti rimanessi accanto ogni secondo della tua vita, figlia mia.
E l'unica cosa che vorrei saperti insegnare è di non permettere mai a nessuno di farti paura, a nessuno. Non smettere mai di viaggiare, di uscire, di voler conoscere, di amare il diverso, nemmeno quando fanno di tutto per convincerti che il pericolo è ovunque. Nemmeno quando quel male lo guarderai davvero con i tuoi occhi e lo toccherai sulla tua pelle. Perché né io, né tuo padre, e nessuna delle tante persone che ti amano, potremo impedirti di fare esperienza della sofferenza e delle atrocità di cui l'essere umano sa essere capace. E allora speriamo solo che saremo capaci ad insegnarti di continuare ad amare gli altri e la vita sempre e comunque.
Parole che amo: integro.
Integrazione e integralismo derivano entrambe da "integro", che a sua volta ha un'etimologia su cui riflettere.
giovedì 14 luglio 2016
La donna crea, l'uomo provvede e protegge.
"In senso maschile, il potere è avere tutto sotto controllo; il potere femminile è produrre atti creativi nella vita di ogni giorno. Per questo il percorso tantrico è adatto sia alle donne che agli uomini. Le donne che si riappropriano del loro potere sono calme, chiare nella comunicazione, hanno rapporti diretti e spontanei con gli uomini. Che a loro volta, comprendono la bellezza della Shakti, la rispettano e onorano, diventando in grado di creare. Al contempo, la donna dal maschile deriva la capacità di gestione della propria forza creativa, che altrimenti sarebbe un turbine. È semplice: la donna crea, l'uomo provvede e protegge. Siamo noi che complichiamo tutto con la mente".
Maya Swati Devi
(Su Yoga Journal luglio-agosto 2016)
lunedì 11 luglio 2016
domenica 10 luglio 2016
Parole che amo: talento.
Quando hai un talento, se vuoi esprimerlo al massimo hai bisogno di impararne la tecnica.
Ma la cosa paradossale e meravigliosa è che, una volta che padroneggi la tecnica, se hai del vero talento, quella stessa tecnica non ti serve più!
venerdì 8 luglio 2016
giovedì 7 luglio 2016
"Il pane carasau è un pane della mia terra. È costituito da fogli rotondi di un sottile impasto, abbrustolito e croccante. È fragile e si spezzetta facilmente, ma può essere anche bagnato e in pochi minuti un foglio si trasforma in un lenzuolo di pane. Può essere così piegato, arrotolato o tagliato nel modo che si preferisce.
Provengo da un’isola, nella quale forte si fa sentire il canto del mare che chiama. Una stanza può diventare una gabbia, una casa un carcere, un’isola può finire per soffocare. Nella mia terra non è troppo facile vivere e il mio mare sa cantare canzoni che ti fanno venir voglia di andar via. I desideri diventano necessità, le aspirazioni lavori, le metropoli case in cui risiedere. La mia è una terra di partenze.
Provengo da una terra in cui si parla un’altra lingua. Gli anziani custodi della lingua sono suonatori virtuosi, è un piacere ascoltarli. Sono lenti e pazienti nei gesti, scorbutici nei modi ma come se dovessero difendersi. Hanno le mani spaccate dal lavoro e quasi mai pulite del tutto. Quando parlano sembrano recitare delle formule magiche. Anche il più stupido fra loro appare saggio, e se apre bocca per parlare cancella ogni traccia di stupidità. La mia è una terra di musica.
Provengo da un mondo con le lacrime agli occhi e il coltello in tasca. Spesso siamo uno contro l’altro, affoghiamo il dolore nel sangue, non sappiamo perdonare. Le madri piangono i figli. L’odio ha trovato posto fra i nostri monti e ho paura tarderà ad andare via. Siamo in pochi, è facile prendersela con il più vicino. Fra noi c’è chi è stato capace di barbarie imperdonabili.
Provengo da un mondo con le lacrime agli occhi e il riso e il grano fra le mani. Fra la mia gente ho conosciuto l’amore tenero e sincero di chi può andare avanti solo condividendo tutto. Si piange per la felicità del figlio sposo. Sappiamo festeggiare e volerci bene. I nostri bambini, quando parlano come solo qui si parla, sembrano avere centinaia d’anni e fanno sorridere. La mia, come tutte, è una terra di gente. Bella e brutta.
Provengo direttamente dalla bellezza. Il mare qui è azzurro. La primavera verde di vita, l’estate gialla di sole, l’autunno rosso di vino e l’inverno bianco di neve. Il vento sconvolge i pensieri, il sole si fa maledire per quanto è forte. Abbiamo case in pietre e legno veri, paesini sparpagliati sulle vallate, alternati a pascoli e boschi. La mia è una terra di colori.
Provengo dal meravigliarsi. Da noi tutti hanno da parte un’espressione, per quando ci si meraviglia. E tutto ci ha meravigliato, almeno una volta. Dirai, questo capita dappertutto: sì, ma è un processo che dopo un po’ si ferma. Qui c’è gente pronta a meravigliarsi ancora oggi per il telefono senza fili, e non è uno scherzo. Ci si meraviglia per i turisti molto alti, per certi modi di comportarsi, per certe usanze. E chi arriva qui fa lo stesso, ma al contrario. C’è davvero da meravigliarsi per le vecchine minuscole, per certi modi di vestirsi e di comportarsi, per certe tradizioni. La mia è una terra di meraviglie.
Provengo da un luogo in cui tutto sembra dover essere per sempre. Ci sono maschere, costumi, canti e balli: raccontano la storia della mia isola a testa alta. Da sempre. I litigi, da me, sono per sempre. L’amicizia e la lealtà. Niente è vero in assoluto, è chiaro. Per fortuna o per sfortuna, questo dipende. La mia terra è la mia terra, lo sarà per sempre. Non ci sarà altro posto che potrò mai chiamare casa.
Tutto da me è come il pane carasau. Appariamo forti, sembra preferiamo spezzarci piuttosto che piegarci. È proprio così, eppure una parola gentile o una difficoltà vera ci ammorbidiscono l’anima. Abbiamo il cuore come il sughero. Ruvido e fastidioso al tatto, ma a saperlo lavorare vengono fuori dei capolavori.
Questo è per gli esuli, per chi ha ascoltato il canto del mare senza dimenticare. Se qualcuno di loro lo stampasse e lo leggesse a voce alta, e il suono che ne verrebbe fuori gli piacesse. Allora mi piacerebbe pensare: stampata, questa sarebbe carta da musica."
Tu, che la vita ti ha dato tanta di quella sofferenza e violenza che la metà bastava, e invece di diventare un depresso, un ossesso, un violento a tua volta, sei diventato una persona solare, generosa e con un cuore grande così.
Tu, che la vita ti ha dato ignoranza e isolamento e tu hai saputo, a un certo punto, liberarti di uno e dell'altra e andare a ritrovare, in persone che avevi perduto tuo malgrado, pezzetti di te.
Voi, che la vita vi ha dato merda e avete saputo capirlo, e avete saputo tirarvene fuori al meglio, sappiate che avete tutta la mia stima e tutto il mio devoto rispetto.
(Tratto da due storie vere che mi hanno spaccato il cuore e allo stesso tempo me lo hanno riempito. Non smetterò mai, ma proprio mai, di stupirmi degli strani giri del karma e della sua capacità di rimettere sempre tutto a posto nel migliore dei modi).
mercoledì 6 luglio 2016
Divinae Pensionae
Ufficio postale. Chiedo un modulo di ricarica postepay e l'impiegata per errore mi porge un modulo per il ritiro della pensione. Lo guardo sospirando, come chi anela qualcosa che sa non potrà mai avere... Mi viene in mente La Divina Commedia, ecco, credo di aver provato esattamente gli stessi sentimenti di Dante nei confronti di Beatrice.
martedì 5 luglio 2016
La legge di Murphy applicata allo yoga #27
Regola dell'utopia simmetrica:
No, non è che sei allineata male con il bacino, hai proprio una gamba più corta dell'altra.
Se ti sembrano lunghe uguali, allora sì: hai il bacino disallineato.
(Tratto da una tristissima storia vera).
No, non è che sei allineata male con il bacino, hai proprio una gamba più corta dell'altra.
Se ti sembrano lunghe uguali, allora sì: hai il bacino disallineato.
(Tratto da una tristissima storia vera).
venerdì 1 luglio 2016
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