domenica 16 ottobre 2016
Parole che amo: curiosità.
Parole che amo: curiosità. Che deriva da cura. Che a sua volta deriva da cuore.
sabato 15 ottobre 2016
venerdì 14 ottobre 2016
mercoledì 12 ottobre 2016
Nero, gatto monello e sfigato.
Monello perché non si può lasciare un po' di cibo incustodito per più di due minuti che lui parte all'attacco e lo fa sparire. Ha anche imparato ad aprire buste e piccoli contenitori.
Sfigato perché passa la maggior parte del tempo con due vegetariane, e quindi le uniche cose che può sperare di sgraffignare sono verdura, pane, qualche sughetto. Insomma, si deve accontentare, ma non demorde. Oggi gli è andata di lusso, è riuscito ad arraffare una scamorzina.
Mi chiedo quanto si sia sentito felice quella volta che in Sardegna mia madre lasciò sul tavolo un po' di prosciutto crudo e se ne poté mangiare una fetta intera alla velocità della luce.
La frutta invece può tranquillamente continuare troneggiare nelle alzate della cucina, quella la schifa proprio.
Quasi quasi mi fa sentire in colpa.
martedì 11 ottobre 2016
Parole che amo: limite
Parole che amo: limite, dal latino limes, sentiero obliquo o traverso che traccia i confini.
Quando ho iniziato a fare yoga i limiti mi sembravano qualcosa da superare. Intanto era già qualcosa saperli riconoscere.
Poi con la meditazione divennero qualcosa da accettare. Infine col tantra sono diventati aspetti di se stessi con un senso ben preciso, qualcosa di necessario.
Pare che il "trucco" sia tutto nel non confondere i mezzi con i fini. La macchina con l'autista. Lo strumento con il musicista. Insomma ci siamo capiti. Anzi no, perché dirlo è facile. Esperirlo con corpo, mente e spirito all'unisono è tutta un'altra storia.
Ma i limiti hanno soprattutto un aspetto affascinante, che chissà perché abbiamo perso.
Per i Romani i limiti territoriali pubblici e privati erano qualcosa di sacro. Spostarli o rimuoverli era considerato un delitto e provocava l'ira degli dei. A protezione dei limiti era preposta una divinità, Limite o Termine, la quale veniva adorata con riti ed offerte ben precise e altro non era che un aspetto di Giove, il padre saggio degli dei.
Perché gli antichi sapevano molto meglio di noi che i limiti vanno onorati e che più che definire le nostre debolezze, esaltano il nostro potere.
Fonti:
lunedì 10 ottobre 2016
sabato 8 ottobre 2016
La legge di Murphy applicata allo yoga #31
Assioma del parallelismo illusorio.
Se pensi davvero che due rette parallele non si incontrino mai, prova a fissare le linee del parquet mentre sei in sirsasana.
venerdì 7 ottobre 2016
mercoledì 5 ottobre 2016
Parole che amo: (to) feel.
Parole che amo (to) feel, curiosamente pronipote delle parole latine palpare e palpitare.
fonte: http://www.etymonline.com/index.php?term=feel
fonte: http://www.etymonline.com/index.php?term=feel
domenica 2 ottobre 2016
sabato 1 ottobre 2016
Io Sono Kali.
Mi hai chiamato? Hai chiesto di cambiare ed io sono qui per trasformarti. Io taglio via dalla tua vita quello che non ti serve più.
Io non sarò gentile e dolce verso di te.
Io taglierò fino a farti sanguinare e condurti in uno stordimento anemico, appena prima della morte.
E quando sarai debole non ti sarà più possibile resistere ai cambiamenti necessari e ti arrenderai ad essi.
Non ti preoccupare le tue ferite guariranno divenendo bellissime cicatrici.
Si, bellissimo!
Io ti condurrò alla morte e alla rinascita di una espressione di te stesso molto più profonda di quanto le tue paure permetterebbero.
Farà male, ma io compio questo per amore.
Io posso vedere ciò che è possibile e ciò che non è possibile oltre la tua paura e dolore per condurti ad una gioia inimmaginabile.
La dolcezza alle volte non ottiene i risultati voluti.
Alle volte è necessaria la violenza per strappare le radici di ciò che ci imprigiona.
Se avrai fede in me, essa si trasformerà in una lieve anestesia.
Non eliminerà il dolore necessario perchè io operi profondamente in te ma lo renderà tollerabile.
Fai un profondo respiro.
Continua a respirare ritmicamente.
Prometto il tuo dolore avrà presto fine.
Mi hai chiamato? Hai chiesto di cambiare ed io sono qui per trasformarti. Io taglio via dalla tua vita quello che non ti serve più.
Io non sarò gentile e dolce verso di te.
Io taglierò fino a farti sanguinare e condurti in uno stordimento anemico, appena prima della morte.
E quando sarai debole non ti sarà più possibile resistere ai cambiamenti necessari e ti arrenderai ad essi.
Non ti preoccupare le tue ferite guariranno divenendo bellissime cicatrici.
Si, bellissimo!
Io ti condurrò alla morte e alla rinascita di una espressione di te stesso molto più profonda di quanto le tue paure permetterebbero.
Farà male, ma io compio questo per amore.
Io posso vedere ciò che è possibile e ciò che non è possibile oltre la tua paura e dolore per condurti ad una gioia inimmaginabile.
La dolcezza alle volte non ottiene i risultati voluti.
Alle volte è necessaria la violenza per strappare le radici di ciò che ci imprigiona.
Se avrai fede in me, essa si trasformerà in una lieve anestesia.
Non eliminerà il dolore necessario perchè io operi profondamente in te ma lo renderà tollerabile.
Fai un profondo respiro.
Continua a respirare ritmicamente.
Prometto il tuo dolore avrà presto fine.
La legge di Murphy applicata allo yoga #30
Legge del rilassamento incoerente.
Ogni volta che un telefono squilla durante una lezione di yoga, una campana tibetana muore.
Caro amico di Julio,
Che ti sei cancellato da Twitter senza lasciare traccia, e meno male che c'è un sito pieno di banner che ha raccolto un po' di roba tua, se ti venisse voglia di tornare, e di venire allo scoperto, qui sul mio profilo c'è già un gruppetto di persone, per lo più donne, invaghite della tua penna.
Alla prossima.
E salutaci Julio ❤️
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