mercoledì 12 ottobre 2016

Nero, gatto monello e sfigato. 

Monello perché non si può lasciare un po' di cibo incustodito per più di due minuti che lui parte all'attacco e lo fa sparire. Ha anche imparato ad aprire buste e piccoli contenitori.

Sfigato perché passa la maggior parte del tempo con due vegetariane, e quindi le uniche cose che può sperare di sgraffignare sono verdura, pane, qualche sughetto. Insomma, si deve accontentare, ma non demorde. Oggi gli è andata di lusso, è riuscito ad arraffare una scamorzina. 

Mi chiedo quanto si sia sentito felice quella volta che in Sardegna mia madre lasciò sul tavolo un po' di prosciutto crudo e se ne poté mangiare una fetta intera alla velocità della luce.

La frutta invece può tranquillamente continuare troneggiare nelle alzate della cucina, quella la schifa proprio.

Quasi quasi mi fa sentire in colpa.


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