Citazioni dal libro.
I bambini sono senza passato ed è questo tutto il mistero dell’innocenza magica de loro sorriso.
Milan Kundera
Non conta la quantità del tempo, ma la qualità. [...] Aggiungerei che sotto una certa quantità non può esserci qualità.
La cura non è un pensiero: è anzitutto un atto.
Credo che per educare oggi occorra cercare nuovi squilibri (e ribadisco squilibri).
Il fatto è che nascere è sempre entrare in una storia che ci ha preceduto e aprirne una completamente nuova per tutti quelli che già c’erano, perché dopo il nostro arrivo nulla sarà più lo stesso. In questo senso credo che nascere, che tu nasca per primo o per ultimo, che rimanga figlio unico o ultimo della serie, sia come arrivare a un pranzo della domenica in ritardo, quando tutti sono già seduti a tavola e stanno già mangiando, o sono in procinto di farlo. Insomma, nascere è domandare a chi ti accoglie quale sia il tuo posto a tavola, dando forse per scontato che ce ne sia uno, il che equivale a porre alcune domande precise:
In quale storia di famiglia mi accogli?
Quale eredità (di relazioni, di tradizioni, di valori) mi spetta?
E con quale potere mi accompagnerai nella mia eredità e nel mondo?
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