Dal latino oblatus, participio passato del verbo offerre, offrire.
A dire il vero fino a qualche tempo fa non conoscevo questa parola, finché un’amica non mi ha chiesto cosa ne pensassi. Allora la sono andata a cercare e ho scoperto che è un termine tecnico per lo più in ambito giuridico, religioso e psicologico. In generale non mi amo per niente le parole dei gerghi tecnici, le trovo snob ed escludenti, però ho scoperto che oblativo è il nome “buono” di un sentimento molto in voga (almeno sulla carta!) tra chi si occupa di crescita personale e affini: l’amore incondizionato.
Per contro l’amore “condizionato” viene definito captativo. Ecco un interessante articolo sulle differenze.
Nessun commento:
Posta un commento