Comprendere è il primo atto di amore ed il primo passo verso la libertà. La comprensione profonda delle catene invisibili che guidano le nostre re-azioni alla vita ci rende liberi dalla schiavitù.
Ma come avviene la comprensione?
Il presupposto della comprensione è un'osservazione gentile, senza giudizio ma nemmeno apatica o senza acume. Un'osservazione sensibile in cui l'amigdala rimane sveglia e attiva ma non reattiva.
Alla base della libera osservazione, a sua volta, vi è uno spazio interiore. Come esso viene creato? Attraverso il silenzio, un silenzio attivo, in ascolto, esente dal chiacchiericcio rumoroso della mente ma allo stesso tempo ricettivo nei confronti dei messaggi dell'inconscio.
Il cuore del silenzio è il coraggio. Avere il cuore e l'apertura per riconoscere anche le parti di noi che mai vorremmo vedere perché ritenute troppo brutte o anche troppo belle.
Il cardine del coraggio è la fiducia. "Se il coraggio è il tempio, la fiducia ne è il suo tabernacolo", la sua parte più preziosa. La fiducia è come un filo sottile ma di ferro, che a volte può essere smarrito, ma che rende il sentimento, il pensiero e l'azione allineati sul sentiero da percorrere.
Ma qual è allora l'origine della fiducia?
L'origine della fiducia è il ricordo (riportare al cuore) dell'esperienza primordiale della condizione di unione e di non separazione con la madre (nel fisico e nel sentimento) e col padre nello spirito.
Come nella matrioska, la bambola più grande è riprodotta fedelmente in quella più piccola, così la comprensione è un atto di unione e amore.
(Marco Marino)
(Marco Marino)
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