venerdì 17 agosto 2012

No coffee, no prana

A quanto pare l'assunzione moderata di caffé non è in contrasto con la pratica dell'ashtanga yoga, anzi sembra addirittura che Pattabhi Jois ne incoraggiasse il consumo - con il motto no coffee, no prana -  in quanto benefico per l'energia e la concentrazione.

Tim Miller racconta dei bellissimi aneddoti di quando dopo i primi giorni di pratica a Mysore, si stendeva sfinito in savasana, rimanendoci 10, 15, anche 20 minuti, fin quando la moglie di Guruji, Amma, non faceva capolino nella stanza e gli chiedeva dolcemente: "Tim, tutto bene? Caffé, Tim?"

No coffee, no prana oggi viene spesso attribuito (in particolare in numerosi blog di praticanti per lo più americani) a Sharat Rangaswamy, nipote di Guruji, che sicuramente lo ripropone durante le sue lezioni, insieme ai tanti altri insegnamenti ricevuti dal nonno.



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