martedì 28 luglio 2015
lunedì 27 luglio 2015
domenica 26 luglio 2015
giovedì 23 luglio 2015
La legge di Murphy applicata allo yoga #7
Postulato di Yoganataraja Ashtanga Bari:
Le posizioni di equilibrio sono un buon momento per meditare sull'impermanenza.
venerdì 17 luglio 2015
La legge di Murphy applicata allo yoga #6
Più pratichi yoga e più diventi insofferente a stare seduto sulle sedie e a indossare le scarpe.
lunedì 13 luglio 2015
Mai così vicini
Leah: - Ma è ridicolo, ho 65 anni
Oren: - Ho venduto case molto più vecchie di te, e in condizioni peggiori
Leah: - Ora sì che mi sento bene...
Oren: - Era un complimento!
(Dal film: Mai così vicini)
Oren: - Ho venduto case molto più vecchie di te, e in condizioni peggiori
Leah: - Ora sì che mi sento bene...
Oren: - Era un complimento!
(Dal film: Mai così vicini)
venerdì 10 luglio 2015
Parole che amo: orma, impronta.
Orma, di origine etimologica incerta. Forse dall'arabo aorma, indizio, o forse dal greco odme, odore.
Impronta, dal latino promere, trarre fuori.
E in effetti è quello che pensavo mentre camminavo sul bagnasciuga e osservavo le orme. Alcune molto profonde, probabilmente lasciate da persone molto radicate, con un forte legame con l'elemento terra, tanto da volerci quasi sprofondare dentro. E altre invece molto leggere, appena impercettibili, di chi cammina ma forse preferirebbe volare, usando la terra non come terreno su cui mettere le radici, ma come base da cui spiccare il volo.
Le nostre orme e le nostre impronte profumano di noi, danno indizi su di noi, tirano fuori la nostra natura.
Anche quelle che non lasciamo.
mercoledì 8 luglio 2015
Parole che amo: responsabile.
Parole che amo: responsabile.
Da latino re-spondere, re = di nuovo, spondere = promettere. Dunque la responsabilità presuppone una certa predisposizione a rispondere, o - andando più nel profondo - a promettere. Non è dato di sapere, però, se includa anche la facoltà di mantenere.
sabato 4 luglio 2015
La legge di Murphy applicata allo yoga #5
Corollario degli aggiustamenti.
Non appena inizi a sentirti vagamente a tuo agio in un asana, l'insegnante ti cambia un dettaglio minimo e apparentemente irrilevante (tipo la posizione dell'angolo dell'alluce rispetto al ginocchio, la traiettoria immaginaria dello sguardo, il lato della riga dei capelli) e immediatamente cala su di te la sensazione di essere entrato in un corpo sconosciuto e incontrollabile che non ci pensa minimamente a reagire ai tuoi comandi.
mercoledì 1 luglio 2015
Parole che amo: diamante e letame
"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior", cantava De Andrè.
Parole che amo: diamante dal greco a-damanta, indomabile, forse per la sua durezza ed eternità. E in fondo non c'è motivo che nasca niente da ciò che ha natura inscalfibile ed eterna. La purezza è sterile, ma basta a sé stessa.
Parole che amo: letame. Ha la stessa etimologia di "lieto/letizia", perché "fa lieti i campi fertilizzandoli". Se ne potrebbe dedurre che per essere lieti bisogna in qualche modo adoperarsi, anche a costo di sporcarsi le mani.
Ma a pensarci bene anche con i diamanti (le cui dinamiche connesse regolano prepotentemente sorti geopolitiche e vite coniugali) le mani ce le si sporca un bel po'. E io non sono più tanto sicura che da essi non nasca niente.
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