sabato 21 marzo 2020

- Ma’, ho sempre fame, fame nervosa. Come me la posso far passare?
- Prova a bere...
- Gli alcolici?

martedì 17 marzo 2020

Dio non gioca a dadi con l’universo. Śiva e Pārvatī però sì!

"Tutti, dèi inclusi, nascono senza vesti".

Ti va di venire su Skype a vedere la mia collezione di abbracci virtuali?

Tutte le madri sono una.

(detto indiano)

"Per amor tuo sono diventata una meretrice".

Promemoria per me stessa e per chiunque lo possa trovare utile.
Nulla si crea, nulla si distrugge, ma soprattutto, nulla si controlla. 

L'amore passa. E se non ti scansi ti mette sotto.

L'ego è onnivoro, se magna tutto.

Nessuno è al sicuro, dal disamore.

Promemoria per me stessa e per chiunque lo possa trovare utile:

Pazienza
Perseveranza
Coraggio
Umiltà 
Il gatto miagola fuori dalla finestra...
- Aprilo...
- Caso mai “aprigli"...
- No, io non lo apro perché devo fare finta di essere arrabbiata con lui.


Lasci_va

Ti va di venire su Skype vedere la mia collezione di tempi migliori?

Ai posteri (o ai postumi) l’ardua influenza.

Vedo la gente tradire l’amante con la moglie/marito e sentirsi in colpa.

My Old Lady, di Israel Horovitz,2014

Citazioni dal film:

Today is the Shadow of tomorrow.

È un peccato non esserci conosciuti prima di venire al mondo.

Mathias: “Sei così bella...”
Chloé: “Non sono bella sono quasi vecchia.”
Mathias: “Un fiore è perfetto quando è quasi vecchio.”


"Sono cresciuto a Park Avenue a New York City. I miei genitori erano ricchi. Sono nato con la camicia, una camicia di forza. 
Ogni volta che qualcuno segue il suo cuore, a qualcun altro il cuore si spezza. Ci sono sempre detriti, sempre dolore, sempre sofferenza. 
L'amore è una materia limitata. Quando dai amore a una persona nuova devi per forza toglierne ad un’altra. Mio padre prese fino all'ultimo grammo dell'amore che aveva e lo scaricò a Parigi. 
Le persone come noi pensano di essere state dannate da Dio ma in realtà siamo stati dannati dai nostri genitori. 
Ti guardi allo specchio e vedi un adulto, ma devi guardare più attentamente, c’è una grossa parte di te che non cresce mai. Può diventare più alta, ma non cresce.
Passi la vita ad aspettare che i tuoi genitori tornino e mettano tutto a posto, ma loro non ritornato, e niente è a posto. In qualche modo devo lasciarteli alla spalle, in qualche modo devi convincerti che non hai bisogno di loro. 
Perché non ne hai.”


Ti va di salire a vedere la mia collezione di lutti non rielaborati?

“Dele mala quae feci”.

LA MATRIOSKA DELLA COMPRENSIONE AMOREVOLE.

Comprendere è il primo atto di amore ed il primo passo verso la libertà. La comprensione profonda delle catene invisibili che guidano le nostre re-azioni alla vita ci rende liberi dalla schiavitù. 

Ma come avviene la comprensione?

Il presupposto della comprensione è un'osservazione gentile, senza giudizio ma nemmeno apatica o senza acume. Un'osservazione sensibile in cui l'amigdala rimane sveglia e attiva ma non reattiva. 

Alla base della libera osservazione, a sua volta, vi è uno spazio interiore. Come esso viene creato? Attraverso il silenzio, un silenzio attivo, in ascolto, esente dal chiacchiericcio rumoroso della mente ma allo stesso tempo ricettivo nei confronti dei messaggi dell'inconscio. 

Il cuore del silenzio è il coraggio. Avere il cuore e l'apertura per riconoscere anche le parti di noi che mai vorremmo vedere perché ritenute troppo brutte o anche troppo belle. 

Il cardine del coraggio è la fiducia. "Se il coraggio è il tempio, la fiducia ne è il suo tabernacolo", la sua parte più preziosa. La fiducia è come un filo sottile ma di ferro, che a volte può essere smarrito, ma che rende il sentimento, il pensiero e l'azione allineati sul sentiero da percorrere. 

Ma qual è allora l'origine della fiducia?

L'origine della fiducia è il ricordo (riportare al cuore) dell'esperienza primordiale della condizione di unione e di non separazione con la madre (nel fisico e nel sentimento) e col padre nello spirito. 

Come nella matrioska, la bambola più grande è riprodotta fedelmente in quella più piccola, così la comprensione è un atto di unione e amore.

(Marco Marino)

Al cuore non si comanda. Al cuore, tuttalpiù, si domanda.

Non credere mai che ciò che non si fa sentire chiaramente sia realmente lontano.

Tutto quello che ti sembra che ti abbia mollato la mano, in realtà è seduto accanto a te. Ma non può intervenire adesso..

È tutto in metamorfosi costante e parlare ora, definire, arrivare ad assemblare qualcosa che sia comprensibile alla mente umana, che la rassicuri...

...è come cercare di afferrare la lava mentre si sta ancora addensando.

Ti bruci la mano e non arrivi a vedere la forma.

Tutto si sta riscrivendo.
Tenete alta sul palmo della mano la Fede.

La purezza di ciò che avete sentito nel vostro animo più profondo quando anche solo per un attimo avete incontrato Dio.

Fosse in un tramonto o in un bambino.

Sento solo di richiamare l’attenzione in te che leggi qui, adesso..
..alla possibilità di Stare nel Vuoto nell’incertezza.. nel non sapere cosa succederà...

La possibilità di Essere pienamente nella Vita, si, senza certezze.

La morte non è ciò che ci hanno detto.

Il vuoto non è ciò che ci hanno detto.

Finché non li incontri sul tuo cammino

non puoi comprendere del Tutto queste parole ma possono aprire una breccia e lasciare scorgere qualcosa di diverso..

La morte prepara la vita.

Ti conduce per mano a Essere nel vuoto.

Ascolta bene questo:

Il Vuoto non è qualcosa che prima o poi finisce per portarti in qualcosa di nuovo.

Il Vuoto è l’unica cosa che realmente esiste. Che resta. Che vive..

È la condizione perpetua in cui sei ma di cui non ti accorgi perché sei impegnato nelle forme che stai incarnando.

Incarnale e danzaci...

ma ricorda che il Vuoto ti conduce.

Il Vuoto conduce la Danza.

Ti conduce a esserci, pieno...

pieno di linfa... di respiro...

di mistero che si rigenera...

di Soffio di Vita nuova che si prepara.

Comprendi questo.

E tutto si riscrive.

Respira.

Sei pieno di ciò che resta,

quando tutto il resto crolla.

Perché quello tu sei.

Ciò che resta.

Di cosa hai paura?

(Margherita Pinto)

Toh, una cazzata! Aspetta un attimo che mi ci butto a capofitto...

lunedì 2 marzo 2020

AUTOBIOGRAFIA IN CINQUE PARTI

1
Cammino per la strada.
C’è un buco profondo nel marciapiede.
Ci cado dentro.
Sono perduta, sono disperata.
Non è colpa mia.
Ci vorrà un’eternità per uscirne.

2
Cammino per la stessa strada.
C’è un buco nel marciapiede.
Fingo di non vederlo
e ci cado dentro di nuovo.
Non posso credere di essere allo stesso posto.
Ma non è colpa mia.
Ci vorrà molto tempo per uscirne.

3
Cammino per la stessa strada.
C’è un buco nel marciapiede.
Lo vedo.
Ci cado dentro, è un’abitudine.
I miei occhi sono aperti,
so dove sono.
E’ colpa mia.
Ne esco immediatamente.

4
Cammino per la stessa strada.
C’è un buco nel marciapiede.
Ci giro intorno.

5
Cambio strada. 

(Portia Nelson)

"Siamo sempre nudi. Ma a volte abbiamo dei vestiti poggiati addosso".