La fiducia non crea dipendenza, ma promuove risposta e impegno, crea responsabilità.
A volte la cura è un’altra faccia del controllo.
Il Coronavirus ci insegna che la cura di me corrisponde alla cura di te. Se proteggo me, proteggo anche te. Questo è il senso dell’appartenenza comune. Che ci rende anche esposti gli uni agli altri.
Nascere ci consegna una responsabilità: riscattare nell’orizzonte del senso il mondo e il destino che ereditiamo. Nasciamo in una tradizione a cui dobbiamo in qualche modo rispondere, anche (sopratutto) quando non ci corrisponde. La prima responsabilità l’abbiamo nei confronti di noi stessi. Esistere è un continuo esercizio di auto-verificarsi e di autenticità nel rapporto con l’altro (lo sconosciuto). Non siamo trasparenti a noi stessi, e non siamo integri perché siamo consegnati allo sguardo dell’altro. Essere se stessi è una narrazione.
“there is no right in the wrong”
[Appunti vari presi durante la Scuola Estiva “Nascere e mettere al mondo” presso UniSalento Lecce 23-25 settembre 2020]
Nessun commento:
Posta un commento