"Prima di agire, voi siete liberi. Ma, dopo aver agito, l'effetto di quella
azione vi seguirà, sia che lo vogliate o no. Quella è la legge del 'Karma'.
Voi siete un libero agente; ma, quando eseguite un certo atto, voi
raccoglierete i risultati di quell'atto."
"L'unica cosa che dà senso a questo folle mondo è il rock'n'roll."
Più che un film una vera e propria dichiarazione d'amore per i wonderful sixties ed il rock'n'roll. Ovvero, quando ascoltare la radio era roba da pirati!
Kevin: "È un bravo ragazzo… Tanto bravo ragazzo… Ha tanti amici… Ha i capelli lunghi..." Carl: "Jimi Hendrix?" Kevin: "No molto più vecchio… Non porta scarpe… Ha una veste!" Carl: "Oh su! Non sarà mica Gesù!" Kevin: "Sì! È Gesù!" Carl: "Ma perché non hai detto il figlio di Dio?" Kevin: "Figlio di chi?"
Il Conte: “Gli anni passeranno e i politici non faranno mai un cazzo per rendere il mondo migliore, ma in tutto il mondo i ragazzi e ragazze avranno sempre i loro sogni… E tradurranno quei sogni in canzoni”
Dormandy : “Il vantaggio di essere al governo è che se qualcosa che non ti piace puoi sempre fare una legge che la renda illegale.”
Kevin il tardo: “Io ce l’ho piccolo davvero. Però non mi dispiace: mi stanno più comode le mutande.”
Il Conte: “Perché se spari muore qualcuno, se sganci una bomba muoiono in tanti, se picchi una donna muore l’amore, ma se dici un bel “vaffa” non succede niente di male.”
La svastica è un simbolo antichissimo, presente in varie culture di tutto il mondo millenni prima di diventare il famigerato emblema nazista. È presente nell'iconografia di quasi tutte le culture e religioni orientali, per esempio molti Buddha sono rappresentati con tale croce sul petto.
Buddha con svastika sul petto
In particolare, svastika è un termine sanscrito, il cui significato rimanda all'idea di benessere, prosperità e fortuna. Il suo simbolo nella cultura induista rappresenta il sole.
Ganesha con il simbolo solare della svastika sulla mano destra
Di come l'aggiustare (che si tratti del meccanismo di un ingranaggio inceppato, o del cuore di un uomo che crede di aver perso il suo scopo) sia la più grande delle magie.
Padre di Hugo: "Il segreto era sempre nel meccanismo."
Zio Claude, l'ubriacone: "Il tempo è sessanta secondi in un minuto, sessanta minuti in un'ora... Ah, il tempo è tutto, è tutto... Tempo, tempo."
Hugo: "Perche vuoi aiutarmi?." Isabelle: "Perché questa potrebbe essere un'avventura e io non ne ho mai vissuta una... Fuori dai libri."
Madame Emilie: "Un buon caffè come ogni altra cosa deve arrivate al momento opportuno." Gustave: "Se solo sapessimo qual è, quel momento."
George Méliès: "Se ti sei mai chiesto da dove arrivano i tuoi sogni, guardati intorno: vengono da qui."
Monsieur Labisse: "Mando i libri nella casa gusta."
Hugo: "Forse per questo i meccanismi rotti mi rendono triste. Non possono più fare quello che dovrebbero. Forse succede anche con le persone."
George Méliès: "Riconoscerei il rumore di un proiettore cinematografico ovunque..."
Atmosfera cupa e musica roboante, tutto il film è permeato da una domanda: che cosa porta un uomo a scegliere (e forse a non riuscire a fare a meno di) un lavoro machista, logorante e ingrato come quello del celerino?
Forse l'amore per la legalità (che non è necessariamente giustizia); forse l'ideale della Patria sotto forma di retaggio del mito fascita (ma poi l'istituzione li tratta come macchine da guerriglia); o magari l'incapacità di avere una vita privata e sociale diversa e meno inadeguata (e alla fine non si capisce più se questo sia causa o effetto); o forse ancora il richiamo ipnotico della strada e delle sue regole tribali che fanno la forza del gruppo, con tanto di iniziazione per l'ultimo arrivato, chiuso nel furgone in compagnia di un lacrimogeno acceso (gli si spiegherà poi che 'un celerino da solo
non è niente, ha solo i suoi fratelli').
Alla fine del film la domanda è ancora prevedibilmente e drammaticamente aperta.
"Bella Spina, primo giorno di lavoro e già hai spaccato la capoccia a due operai. Come te senti?" "Na favola."
Spina: "Ma te c'hai mai pensato a molla?" Cobra: "E a dargliela vinta? Mai. Dimme 'na cosa, tu quanto te sei divertito oggi... !uanto t'è piaciuto 'repulì' il parchetto?" Spina: "Tanto." Cobra: "Allora, vorresti molla?" Spina: "No."
Negro (quando si accorge di non aver dimenticato la figlia): "L'ho lasciata in una caserma della Celere. Il posto piu sicuro al mondo."
"Un poliziotto della celere è uno che difende i diritti di tutti. Ma i diritti miei chi li difende?"
Cobra a Spina: "I fratelli possono pure sbaglia', ma non si abbandonano. Mai."
C'è un'espressione in dialetto sardo, "imballande néulas", letteralmente "imballare le nuvole", che significa più o meno perdere tempo o più volgarmente cazzeggiare.
Los Angeles, 10 settembre 1998, cerimonia di premiazione degli MTV Awards. Madonna interpreta, in una scenografia orientale, la sua tecno-versione del mantra di apertura dell'ashtanga yoga (di cui è assidua praticante), inserito nel suo album Ray of Light.
Un oltraggio, per i puristi dello yoga e della bhakti (devozione).
Un omaggio, un po' irriverente ma suggestivo, per gli amanti delle contaminazioni di genere.
Non è dato di sapere, invece, cosa ne abbia pensato Pattabhi Jois!