Magnifica Presenza, di Ferzan Ozpetek, 2012
Film Ozpetekiano in tutto e per tutto, musica, scenografia, topic, caratterizzazione dei personaggi, tutto già visto, ma abbastanza piacevole per chi ama il genere. La sensazione è che Ozpetek abbia voluto metterci troppe cose dentro questo film, ottenendo un risultato inconcludente. Qualche spunto interessante qua e là come il doppio album di figurine (originali e doppioni) che sostituisce la tavola imbandita (che invece diventa luogo di solitudine) come momento di ritrovo collettivo. Singolare l'omaggio del regista all'Unità di Italia: oggetto dell'album sono le personalità del Rinascimento italiano con Giuseppe Garibaldi figurina numero 1, rarità quasi introvabile. Più di tutti mi è piaciuto il personaggio di Ennio, orafo di giorno, drag queen di notte, le battute più belle del film sono le sue.
Luca: "Resta così, non ti svegliare. Finché dormi sei il mio segreto. Da sveglio sarai vero, di tutti."
Pietro (riferendosi agli uomini che hanno picchiato Ennio): "Li conosceva?"
Ennio (trans): "Solo uno e solo dalla vita in giù. È così buio quel parco che ci si vede solo con le dita. È un sesso braille."
Ennio (vestito da trans): "Tesoro ma mi hai vista? Se credo ancora a me stessa come faccio a non credere ai fantasmi?"
Ennio: "Ho sempre contato sulla gentilezza degli estranei."
Filippo: "Quello che c'è dentro racconta quello che c'è fuori."
Ennio: "A una certa età è meglio limitare il rapporto con le giovani ed evitare del tutto quello con le vecchie. Potrebbero essere contagiose."
Livia Morosini: "Per tradire bisogna stare dalla parte di qualcuno. Io stavo solo dalla parte di me stessa. È una colpa questa?"