giovedì 27 febbraio 2025
L'amore che cura, l'abbraccio salvifico delle gemelle premature.
giovedì 20 febbraio 2025
E se smettessi di resistere?
Ecco un invito: ogni volta che ti accorgi di intellettualizzare ciò che senti, rallenta e chiediti:
- Quale sensazione sto cercando di evitare in questo momento?
E se smettessi di resistere?
A volte, il solo atto di allontanare le nostre emozioni diventa parte del problema. Ci esauriamo nel tentativo di evitare ciò che è già dentro di noi.
E se invece di resistere alle nostre emozioni, ci esercitassimo a permetterle? E se le lasciassimo esistere senza bisogno di cambiarle, aggiustarle o giudicarle?
La guarigione non riguarda il controllo del nostro mondo interiore. Riguarda l'imparare a coesistere con esso.
Meno analisi, più sentimento. Meno aggiustamenti, più essere con.
È lì che avviene la vera trasformazione.
Il modo in cui respiri influenza la tua vita.
Il modo in cui respiriamo, velocemente o lentamente, profondamente o superficialmente, attraverso il naso o la bocca, ha un impatto diretto sul nostro sistema nervoso.
E cosa fa il tuo sistema nervoso? Beh, modella la tua intera esperienza di vita.
Quando respiri in un modo che segnala stress al tuo corpo, il tuo cervello lo segue. I tuoi pensieri diventano più ansiosi, i tuoi muscoli si tendono e la tua capacità di rilassarti, concentrarti o sentirti al sicuro è compromessa.
Ma hai anche il potere di cambiare questo.
Il tuo respiro è il modo più veloce per comunicare con il tuo sistema nervoso autonomo, la parte del tuo corpo che controlla le tue risposte allo stress e al rilassamento:
Respirazione veloce e superficiale → Stato simpatico (lotta o fuga).
Il tuo corpo pensa che ci sia un pericolo, anche se la "minaccia" è solo un'e-mail non letta.
Respirazione lenta e bassa → Stato parasimpatico (riposo e digestione)
Il tuo corpo riceve il segnale: siamo al sicuro. Possiamo rilassarci.
Invece di lasciare che sia lo stress a dettare il tuo modo di respirare, puoi usare consapevolmente il respiro per cambiare il tuo stato d'animo.
Ecco come fare:
1. Rallenta il respiro
Il tuo respiro è come un metronomo per il tuo sistema nervoso. Più lentamente respiri, più calmo ti senti.
Un sistema nervoso stressato spesso porta a respirare velocemente e superficialmente, a volte senza che nemmeno te ne accorga. Ma quando rallenti consapevolmente il respiro, attivi il nervo vago, che dice al tuo corpo: Tutto bene.
Ecco come fare:
Inspira attraverso il naso per 4-5 secondi.
Espira ancora più lentamente per 6-8 secondi.
Fai una breve pausa prima di inspirare nuovamente.
Quell'espirazione prolungata è la chiave. Segnala rilassamento e dà al tuo corpo il permesso di passare a uno stato di calma.
2. Porta il tuo respiro basso nel tuo corpo
La maggior parte delle persone respira nel petto , il che è un modello basato sulla sopravvivenza e sullo stress. È il tipo di respirazione che il tuo corpo fa quando si prepara a scappare dal pericolo.
Ma molto probabilmente non stai scappando da una minaccia reale.
L'antidoto? Respirazione diaframmatica, ovvero respirare in basso nel busto. Il diaframma è innervato dal nervo vago, il che significa che aiuta ad attivare il riposo e a la risposta di rilassamento.
Ecco come fare:
Posiziona le mani su entrambi i lati delle costole inferiori.
Respira nelle tue mani
Mentre inspiri, le costole inferiori e la pancia si espandono
Mentre espiri, le costole inferiori e la pancia tornano dentro
All'inizio potrebbe sembrare innaturale, soprattutto se sei abituato a respirare superficialmente. Ma questo è in realtà il tuo modo naturaledi respirare: devi solo riappropriartene.
3. Respira attraverso il naso
Respirare con la bocca è un segnale di stress. Respirare con il naso è il meccanismo calmante insito nella natura.
Il naso è fatto per respirare, la bocca per mangiare. È collegato al sistema nervoso parasimpatico. Inoltre, innesca la produzione di ossido nitrico, che rilassa i vasi sanguigni e abbassa gli ormoni dello stress.
Invece, respirare con la bocca stimola una risposta simpatica nel tuo corpo. Può portare a scarso sonno, ansia e persino cambiamenti strutturali nel tuo viso nel tempo.
Ecco come fare:
Tieni le labbra leggermente chiuse per tutto il giorno e la notte. Rilassa la mascella, assicurati che la lingua sia appoggiata sul palato.
Il modo in cui respiri influenza la tua vita.
Se il tuo respiro è superficiale e limitato, lo è anche la tua energia. Se il tuo respiro è lento e basso, la tua vita inizia a rifletterlo.
Ecco una sfida per te:
Per i prossimi 3 giorni, presta attenzione al tuo respiro durante tutto l'arco della giornata.
1️⃣ Ogni tanto chiediti Sto respirando con il naso? Il mio respiro è lento e basso?
2️⃣ Pratica almeno 5 minuti di respirazione lenta e profonda al mattino e prima di andare a letto.
3️⃣ Nota come ti senti. Ti senti più calmo? Più radicato? Più concentrato?
Il tuo sistema nervoso ascolta sempre il tuo respiro.
Puoi lasciare che sia lo stress a dettare il tuo respiro oppure puoi riprendere il controllo e usare il respiro per creare più calma, chiarezza e connessione nella tua vita.
Quale sceglierai? Fammelo sapere ☺️
Birth undisturbed #5 ~ Sangue Reale
“Birth Undisturbed", Nascita Indisturbata è una pluripremiata serie narrativa del 2017 della fotografa britannica Natalie Lennard.
In questo progetto si viaggia attraverso il mondo e la storia per rappresentare la nascita dall'antico al moderno, dalle situazioni misere a quelle privilegiate, la serie raffigura storie di donne sia reali che immaginarie. Immagini e video che raccontano l'attuale ideologia occidentale della nascita.
Sangue Reale
"Quando i genitori della regina le suggerirono di trasferirsi in una stanza più tranquilla, lontana dalla folla di sostenitori che si udivano dalla finestra del palazzo, lei rifiutò, insistendo: 'Voglio che il mio bambino nasca nella mia stanza, tra le cose che conosco “.
Il Principe Edoardo nacque il 10 marzo 1964 nella Belgian Suite di Buckingham Palace, con l’assistenza dell'ostetrica Helen Rowe e del ginecologo John Harold Peel. L'ultimo dei figli della regina Elisabetta II, fu attivo e cosciente prima della madre, ancora sconvolta e stesa al tappeto dal cosiddetto "sonno crepuscolare"* e dal parto col forcipe, che comunque stavano iniziando a scomparire.
Tutti i figli della regina nacquero nella casa reale. Già il suo primo parto nel 1948 aveva segnato la fine della lunga tradizione secolare che prevedeva una ferrea osservazione delle nascite reali. Storicamente, alla nascita di qualsiasi potenziale erede al trono, la stanza veniva affollata di dame di compagnia, ostetriche, servi e dottori, che quasi schiacciarono a morte Maria Antonietta nel 1778.
Con la nascita del suo quarto e ultimo figlio, la regina stabilì le modalità con cui desiderava partorire, e ruppe un'altra tradizione con la presenza di suo marito durante il parto. Il principe Filippo, duca di Edimburgo, storicamente aveva sempre scelto di trascorrere il suo tempo di nervosa attesa durante i travagli della regina nuotando o giocando a squash. Questa volta rimase al capezzale della moglie tenendole la mano, e fu il primo partner reale maschio ad essere presente nella stanza parto.
Nella nostra moderna forma di osservazione collettiva di massa, il mondo intero ha assistito alle due nascite reali dei figli del principe William e di Kate Middleton nel 2013 e nel 2015 attraverso l'obiettivo dei paparazzi puntato sull'ala Lindo dell'ospedale St Mary. Un terzo bambino reale è previsto per aprile 2018, e sono circolate voci secondo cui il principe William e Kate Middleton stanno prendendo in seria considerazione un parto a palazzo che ripristinerebbe la tradizione dopo 54 anni.**
Making of
Copyright © Natalie Lennard / Miss Aniela Ltd 2017
Traduzione e adattamento amatoriale di Monica Fronteddu ~ La doula di Kali dell’originale ROYAL BLOOD - Birth Undisturbed
* Il sonno crepuscolare e il parto finto indolore -
La tecnica, utilizzata all'inizio del '900 dal dottor Carl Gauss a Friburgo, in Germania (motivo per cui è conosciuta anche come “Metodo Friburgo” o come "Dammerschlaf"), prevedeva l'utilizzo di morfina e scopolamina. La morfina aveva la funzione di antidolorifico e la scopolamina permetteva di lasciare le donne semicoscienti per poter seguire le indicazioni del medico.
Con il sonno crepuscolare la gestante veniva sedata a termine di gravidanza e si procedeva pertanto con un parto operativo, generalmente estraendo il bambino con il forcipe.
Fonte @rinascere al naturale (ndr).
** Il protocollo reale prevede che le nascite reali avvengano a palazzo. Già Lady Diana scelse di non attenersi al protocollo decidendo di partorire i suoi due figli in ospedale. Anche Kate Middleton ha partorito i suoi tre figli in ospedale. Poiché il terzo parto era cronologicamente vicino alla produzione di questa foto, l’autrice auspicava un ritorno alla nascita reale in casa (ndr).
domenica 16 febbraio 2025
sabato 15 febbraio 2025
giovedì 13 febbraio 2025
Respiro
Qualunque cosa succeda nella nostra vita, qualsiasi cosa stiamo facendo, il nostro respiro lo vive, lo sostiene e lo enfatizza sempre.
lunedì 10 febbraio 2025
venerdì 7 febbraio 2025
Incondizionato | Jennifer Welwood
Con la volontà di esperire la solitudine
Scopro legami ovunque;
Volgendo il viso verso la paura,
Incontro la guerriera dentro di me;
Aprendomi alla perdita,
Ricevo l’abbraccio dell’universo;
Arrendendomi al vuoto, Trovo pienezza senza fine.
Ogni condizione che rifuggo mi insegue.
Ogni condizione che ricevo mi trasforma
E si trasforma essa stessa
Nella sua radiante e preziosa essenza.
Mi inchino davanti a tutto questo,
A chi ha architettato questo Gioco da Maestri;
Giocarlo è delizia pura.
Onorarlo è devozione vera.
(foto: sorgente Su Gologone ~ Oliena)
Unconditional | Jennifer Welwood
Willing to experience aloneness,
I discover connection everywhere;
Turning to face my fear,
I meet the warrior who lives within;
Opening to my loss,
I gain the embrace of the universe;
Surrendering into emptiness,
I find fullness without end.
Each condition I flee from pursues me,
Each condition I welcome transforms me
And becomes itself transformed
Into its radiant jewel-like essence.
I bow to the one who has made it so,
Who has crafted this Master Game;
To play it is purest delight;
To honor its form — true devotion.
giovedì 6 febbraio 2025
Birth Undisturbed #4 La creazione dell’uomo.
Sicuramente la foto più famosa della serie. Probabilmente più famosa della serie stessa. Maria che dà alla luce Gesù in una stalla, senza l’aiuto di nessuno, se non di Giuseppe. In realtà, Erri De Luca, che pure ha raccontato di questo parto, Giuseppe se lo immaginò fuori dalla stalla, ad aspettare, ma alla fine questo è solo un dettaglio che nulla toglie al potente gesto di Maria.
Una curiosità: la location e gli attori nella foto sono italiani. La foto è stata scattata in un casolare in Toscana, Maria è la modella Marta Razzi, scelta dalla regista oltre che per le sue caratteristiche mediterranee anche perché in un altro lavoro era rimasta colpita dal suo modo di urlare con la bocca aperta. Giuseppe invece è interpretato da un ragazzo del casolare che hanno conosciuto in loco mentre sceglievano la location, gli hanno proposto la parte e lui ha accettato.
Altra curiosità, del quadro citato di Giulio Garibaldi non ho trovato alcuna traccia sul web, ne allego una copia che ho ricavato con screenshot dal video del making of.
Di seguito la traduzione e l’adattamento amatoriale della didascalia originale, come sempre a cura di Monica Fronteddu ~ La doula di Kali
“La specie umana non è più inadatta a partorire di qualsiasi altra delle 5000 specie di mammiferi del pianeta. La donna che partorisce è l'agente centrale nell'antico dramma di generare nuova vita”. — Ina May Gaskin
Ogni anno celebriamo una nascita naturale, una storia che si svolge negli ambienti più primitivi. Maria, dà alla luce il Figlio di Dio in una stalla, quell'immagine famigerata ritratta ricorrentemente nella nostra cultura, e familiare anche ai non religiosi. Tuttavia, com'è possibile che al di là del dipinto di Giulio Garibaldi del 1891 di Maria e Giuseppe crollati per la stanchezza, non abbiamo mai visto una rappresentazione "reale" della biologia della nascita, in particolare di Maria in piedi, nell'istinto primordiale ed estatico che un tale ambiente avrebbe contribuito a facilitare?
Rischiare polemiche sull'uso di personaggi universali per ritrarre la suprema “nascita indisturbata" tra altri mammiferi in un ambiente oscuro e umile, suggerisce alla donna moderna che spesso durante nascita, di meno è di più. Un ideale sta proprio nell'equilibrio tra natura e medicina, ma rappresentare Maria nel momento potente di portare Cristo sulla Terra, nelle mani calme e ferme di un Giuseppe che partecipa attivamente, contesta qualsiasi idea che il potere umiliato e creativo della donna sia tutt’altro che maestoso come la mano creatrice di Dio stesso.
Making of
Copyright © Natalie Lennard / Miss Aniela Ltd 2017
"Birth Undisturbed", Nascita Indisturbata è una pluripremiata serie narrativa della fotografa britannica Natalie Lennard.
In questo progetto si viaggia attraverso il mondo e la storia per rappresentare la nascita dall'antico al moderno, dalle situazioni misere a quelle privilegiate, la serie raffigura storie di donne sia reali che immaginarie. Immagini e video che raccontano l'attuale ideologia occidentale della nascita.
martedì 4 febbraio 2025
lunedì 3 febbraio 2025
Birth Undisturbed #3 ~ Riflesso di espulsione
“Assistere alle nascite è come con le rose che crescono. Mi piace ammirare quelle che si aprono e fioriscono al primo bacio del sole, ma non mi sognerei mai di tirare e aprire i petali dei boccioli chiusi ermeticamente e costringerli a fiorire prima del tempo”.
(Gloria Lemay, ostetrica)
Una sera d'estate, un uomo sta caricando in macchina le valigie per accompagnare in ospedale la moglie in travaglio. Ma si gira per guardarla nel vestito sceso dalle spalle, seduta sotto un arco di rose rosse che la incorniciano nella natura. Petali di rosa come coriandoli, capelli scuri appena nati e ancora bagnati, illuminati dalla luce del portico, una visione di bellezza classica preraffaellita. Ha partorito spontaneamente.
"Riflesso di espulsione" fa riferimento sia all'espulsione del latte che al "riflesso di espulsione fetale", un termine introdotto da Niles Newton negli anni '60, secondo cui un bambino nasce grazie ad un'espulsione involontaria senza spinta forzata. Una cosa normale della maggior parte dei parti in casa, si vede raramente in ospedale a causa dell'interferenza di routine nel processo. Nella cultura di massa se ne parla solo quando una donna partorisce accidentalmente, nel transito verso l’ospedale. Il riflesso di espulsione fetale si verifica quando una madre si sente completamente al sicuro e supportata, indisturbata da rumori o luci intense. Oppure può essere innescato da un senso di pericolo alla fine del travaglio.
Anche se questa scena accade tutti i giorni, il sé primordiale della donna si aggrappa istintivamente al limite del suo confine privato in un'immagine tanto simbolica quanto realistica. L'ultimo spettacolo sacramente privato: una donna che partorisce, posizionata sul precipizio tra la natura e l'auto, i cavi telefonici e la telecamera di sorveglianza, emblematici del mondo esterno creato dall'uomo, in cui un coniuge ben intenzionato era pronto a trasportarla.
Traduzione e adattamento amatoriale a cura di Monica Fronteddu ~ La doula di Kali
Testo originale: EJECTION REFLEX - Birth Undisturbed
Making of
domenica 2 febbraio 2025
Chiamami con i miei veri nomi
Non dire che domani me ne andrò,
perché io arrivo sempre.
Guarda in profondità: io arrivo ogni secondo,
per esser un germoglio sul ramo a primavera;
per essere un minuscolo uccellino con le ali ancora fragili
che impara a cantare nel suo nido;
per essere un bruco nel cuore di un fiore;
per essere un gioiello che si nasconde in una pietra.
Io arrivo sempre, per ridere e per piangere,
per temere e per sperare.
Il ritmo del mio cuore è la nascita
e la morte di tutto ciò che è vivo.
Io sono un insetto che muta la sua forma sulla superficie di un fiume.
E io sono l’uccello che, a primavera, arriva a mangiare l’insetto.
Io sono una rana che nuota felice nell’acqua chiara di uno stagno.
E io sono il serpente che, avvicinandosi in silenzio, divora la rana.
Sono un bambino in Uganda, tutto pelle e ossa,
le mie gambe esili come canne di bambù,
e io sono il mercante che vende armi mortali all’Uganda.
Io sono la bambina dodicenne profuga su una barca,
che si getta in mare dopo essere stata violentata da un pirata.
E io sono il pirata, il mio cuore ancora incapace di vedere e di amare.
Io sono un membro del Politburo, con tanto potere a disposizione.
E io sono l’uomo che deve pagare il “debito di sangue” alla mia gente,
morendo lentamente in un campo di lavori forzati.
La mia gioia è come la primavera, così splendente che fa sbocciare i fiori su tutti i sentieri della vita.
Il mio dolore è come un fiume di lacrime, così gonfio che riempie tutti i quattro oceani.
Per favore chiamatemi con i miei veri nomi,
cosicché io possa udire tutti i miei pianti e tutte le mie risa insieme,
cosicché io possa vedere che la mia gioia e il mio dolore sono una cosa sola.
Per favore, chiamatemi con i miei veri nomi,
cosicché io mi possa svegliare
E cosicché la porta del mio cuore sia lasciata aperta,
la porta della compassione.
Da: Thich Nhat Hanh, “Essere pace”, Astrolabio Ubaldini, 1989
Questa poesia è stata scritta da Thich Nhat Hanh – maestro vietnamita di buddhismo zen e pacifista impegnato – al termine di una lunga meditazione fatta dopo avere appreso che una bambina di 12 anni, fuggita su una barca di fortuna dal Vietnam, era stata violentata da un pirata tailandese e si era annegata gettandosi in mare.
2025 Ano del la mujer indígena
Il Messico ha indetto il 2025 come anno della donna indigena con la seguente motivazione:
“Si ritiene opportuno evidenziare il lavoro delle donne indigene contemporanee che hanno deciso di dedicare la loro vita alla lotta per i diritti delle donne e cercare spazi di rappresentatività che consentano di avvicinare, migliorare e sensibilizzare sui diritti dei popoli originari e sull'uguaglianza di genere, trasformandosi in difensori dei diritti umani delle donne indigene, che purtroppo soffrono per lo più di disuguaglianze sistemiche.”